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Arriva dalle Marche la farina di grilli Made in Italy, destinata ancora al cibo per animali ma pronta per essere utilizzata anche in cucina a scopo alimentare.
A produrla è Nutrinsect, azienda nata del 2016 a Montecassiano (Macerata), che oggi conta 6 dipendenti, oltre i 3 soci fondatori, per un fatturato di 300mila euro nel 2022 .
"Ma il nostro è ancora un progetto pilota e abbiamo grandi margini di crescita, quest'anno puntiamo a superare il milione di euro", spiega il ceo Josè Francesco Cianni, 38 anni, ex calciatore professionista e oggi uno dei massimi esperti europei in allevamento e trasformazione di grilli. Che dice "vengo da una famiglia di allevatori di bestiame e non mi sogno minimamente di immaginare che i grilli possano andare a sostituire i tradizionali piatti della nostra cucina. Ma sono sicuro che rappresentano un grande aiuto alimentare e possono essere una grande opportunità, anche economica, per tutta la filiera agroalimentare italiana".
Il dibattito sull'uso di insetti a scopo alimentare si è acceso in Italia dopo la barretta di "grillo-mirtillo" mangiata dall'astronauta Samantha Cristoforetti: ma del tema si parla da anni e alcuni imprenditori ci lavorano da tempo, chi producendo farine, chi producendo e commercializzando cibi (chips, patatine, pasta), chi allevando grilli. Per Nutrinsect, che sta lavorando sull'intera filiera, "tutto è iniziato una decina di anni fa" con la lettura di un articolo della Fao sull'importanza di cercare proteine alternative rispetto ai tradizionali allevamenti di bestiame, con risparmio di acqua e terreno. "Ma ci sono voluti anni di studi e ricerche per arrivare a quello che siamo oggi: produciamo circa 18 tonnellate di farina di grilli all'anno, in un ambiente di mille metri quadrati, l'obiettivo minimo è raggiungere le 400 tonnellate annue e un impianto da 10mila metri quadrati. Qui ogni giorno abbiamo circa 10 milioni di grilli della specie Acheta Domesticus, il classico grillo italiano e quotidianamente ne nascono circa 600mila".
Secondo Cianni, il grillo essiccato può essere mangiato come snack: "è buono" e iperproteico.