ECONOMIA
Marche - La preoccupazione di Ance: "Lo stop al 110% porterà a invertire il trend positivo nel settore costruzioni"
15 Dicembre 2023

“L’introduzione del nuovo codice degli appalti nell’estate scorsa, la legge urbanistica delle Marche qualche settimana fa e ora l’ipotesi che la manovra finanziaria 2024, all’esame del parlamento, non contenga la proroga del Superbonus: un combinato di misure nazionali e regionali, al quale si aggiunge l’aumento folle dei costi delle materie prime, che porterà il settore marchigiano delle costruzioni a invertire quel trend positivo che aveva portato benefici occupazionali ed economici a tutta la regione”. Stefano Violoni (foto), presidente di Ance Marche, parla di “resa dei conti” dopo il no secco del ministro Giorgetti a qualsiasi ipotesi di proroga del 110%.

 

 

Il tema sta dividendo i partiti e il leader dei costruttori delle Marche chiede una riflessione molto accurata, che porti a una proroga “che consenta almeno la chiusura ordinata dei cantieri già avviati, evitando che la tragica scure di accolli imprevisti cali sui committenti e consentendo agli operatori di lavorare come si deve e, soprattutto, con i massimi standard di sicurezza all’interno dei cantieri, perché una corsa a chiuderli velocemente metterebbe a rischio innanzitutto i lavoratori”. Violoni guarda anche “agli innumerevoli ostacoli spuntati lungo il percorso del Superbonus che, inevitabilmente, hanno causato e tutt’ora generano incertezze e rallentamenti”.

Secondo il presidente di Ance Marche, “in questi anni le agevolazioni fiscali hanno mostrato entrambe le facce della medaglia: la gran quantità di leggi farraginose e i molteplici organi di controllo, come abbiamo visto, non sono bastati a fermare la criminalità, che ha captato circa 12 miliardi di risorse pubbliche a discapito dei cittadini e delle imprese oneste e qualificate, che lavorano duramente e che continueranno a farlo se solo gliene verrà data la possibilità”. È importante sottolineare, però, che le operazioni illecite si sono concentrate sulle agevolazioni cosiddette minori e principalmente sul bonus facciate, non sul Superbonus 110%. “Al tempo stesso, è evidente a tutti che gli incentivi per le riqualificazioni hanno prodotto benefici per moltissimi cittadini e hanno consentito all’edilizia di ripartire, così da contribuire più di ogni altro settore a risollevare il PIL nazionale e regionale nello scenario post-pandemia”.

Da qui la richiesta di Ance Marche al parlamento e al governo perché “sia concessa un’estensione del Superbonus di pochi mesi, provvedimento che permetterà ai condomini di completare con serenità gli interventi e, in termini economici, inciderà in maniera contenuta rispetto al costo molto significativo legato agli ammortizzatori sociali che una mancata proroga potrebbe innescare”.

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