METEO
Grazie all'anticiclone "Pompiere", da martedì si respirerà un po' meglio... ma non in tutta Italia
03 Luglio 2022

È grazie all'anticiclone delle Azzorre, per l'occasione ribattezzato 'Pompiere', se l'ondata di caldo di queste ultime settimane si attenuerà nei prossimi giorni. 'Pompiere' è il soprannome dato dal meteorologo Mario Giuliacci, fondatore e direttore del sito meteogiuliacci.it, a questa famosa zona di alta pressione atlantica per sottolinearne la capacità, che sta per 'mettere in mostra', di 'spegnere' l'anticiclone 'Caronte' (quello di matrice africana che ha messo a ferro e fuoco tutta l'Italia, e non solo) almeno per 7-8 giorni.

 

L'anticiclone delle Azzorre, in sostanza, ha spiegato Giuliacci, «riuscirà ad avere la meglio sull'anticiclone africano Caronte, sospingendo sull'Italia freschi e temporaleschi venti atlantici». Il che non significa che subito si 'respirerà', anche se già domani i primi temporali di calore indicheranno che qualcosa (in meglio, almeno per chi è 'allergico' alle alte temperature) sta per cambiare. Il gran caldo (con il picco proprio tra domani e lunedì) durerà infatti fino a martedì, poi ci dovrebbe essere una tregua fino a metà luglio.

 

I cambiamenti riguarderanno principalmente il Centronord: al Sud, per alcuni giorni in più rispetto al settentrione, le temperature resteranno alte. Dopo i temporali di calore di domani, che, osserva il meteorologo, «hanno poca importanza in quanto non generati da una perturbazione ma dall'umidità del suolo, e si lasciano dietro solo l'afa», lunedì sono previsti fenomeni diffusi su Alpi, Lombardia ed Emilia in seguito a una prima perturbazione. I due giorni successivi vedranno formarsi ancora temporali su Triveneto e Romagna, e poi sulle pianure dell'Emilia-Romagna e in Lombardia a causa di una seconda perturbazione.

 

Sarà giovedì 7 che rovesci e temporali colpiranno gran parte del Centronord, facendo abbassare le temperature al di sotto dei 30 gradi. «Sarà una vera perturbazione - dice ancora Giuliacci - che colpirà anche zone del Centro, ad esempio Marche ed Umbria, mentre al Sud resisteranno le temperature elevate». Nei giorni successivi, fino a metà mese, le temperature si manterranno nella media o lievemente al di sotto di essa. Se potrà dare sollievo, la pioggia, secondo il meteorologo, non basterà a risolvere il problema della siccità. Basti pensare, ha rilevato, «che il deficit idrico in Italia dopo queste settimane senza precipitazioni è di 400 millimetri di pioggia, pari a 400 litri di pioggia caduta in meno per metro quadrato».

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