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“Una situazione inaccettabile che non può protrarsi ulteriormente: i nostri cittadini non sono cittadini di serie B e meritano una adeguata assistenza sanitaria che risponda alle loro esigenze”.
Così Raffaele Anselmi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Monte San Martino (Mc).
A scatenare la protesta di Anselmi è quanto sta capitando nel piccolo paese dell’entroterra maceratese da un paio di settimane, ovvero da quando il medico di famiglia che assisteva i cittadini di Monte San Martino è andato in pensione.
“Ci troviamo di fronte a un quadro incredibile, se non fosse purtroppo tutto drammaticamente vero. I cittadini di Monte San Martino si sono trovati da un giorno all’altro ad avere a disposizione il medico di famiglia che sostituisce quello andato in pensione, per appena una mezza giornata alla settimana, dalle 14 alle 19 del giovedì.
Facile comprendere” spiega Anselmi “che si tratta di un orario assolutamente inadeguato a rispondere alle richieste di quanti necessitano del medico di famiglia, sia per una ricetta che per una visita. E tutto questo avviene in locali inadeguati, dove non è presente neanche un computer a disposizione del dottore. Figuriamoci la disponibilità della basilare strumentazione medica… Pensate che giovedì scorso c’è gente che ha fatto la fila ma poi se n’è andata senza essere riuscita ad avere la ricetta, attenendo in ambienti dove le persone erano pericolosamente assembrate.
Oggi ci troviamo a raccogliere i frutti della mancata programmazione della vecchia amministrazione regionale che non ha mai pensato, come in questo caso, alle adeguate sostituzioni del personale che va in pensione.
Ma non si tratta certo di una questione politica, perchè la salute dei cittadini non ha colore e va difesa sempre e comunque. Proprio per questo, mi metto completamente a disposizione dell’amministrazione comunale per cercare di risolvere insieme questo problema nel più breve tempo possibile. Il servizio sanitario per una popolazione prevalentemente anziana come quella dell’entroterra, che già vive da anni una indiscutibile situazione di disagio orografico e sociale, è fondamentale. Comprendo perfettamente che la carenza di medici oggi sia cronica, ma chiedo all’Asur” conclude Anselmi “di intervenire subito ampliando di almeno altre due mezze giornate l’orario del medico a disposizione dei cittadini di Monte San Martino. Cittadini che, come tutti gli altri, hanno il sacrosanto diritto di poter disporre del medico di famiglia in tempi, orari e ambienti adeguati”.