Da Silvia Luconi, candidato sindaco a Tolentino del centrodestra, riceviamo
Nell’amministrare la cosa pubblica è fondamentale avere a cuore la solidarietà, l’ascolto e l’assistenza. Tuttavia queste qualità singolarmente non hanno la forza di risolvere emergenze sociali con le quali un amministratore o chi aspira a tale ruolo deve fare i conti tutti i giorni. Ad ogni esigenza vi è la necessità di rispondere con senso del dovere, prendere decisioni e far si che queste siano intese dai cittadini pienamente, per evitare letture distorte e confuse.
Pertanto facciamo un po’ di chiarezza.
L’amministrazione comunale fino alla delibera del 15 aprile, teneva alcuni spazi dei containers regolarmente chiusi a seguito del trasferimento degli ospiti a Borgo Rancia, negli appartamenti sostitutivi delle SAE. Ha deciso di riaprila a seguito della richiesta di diversi cittadini che, costretti ad abbandonare la propria abitazione per via dei lavori di ristrutturazione e non trovando alcun tipo di soluzione temporanea, non volendo abbandonare Tolentino, né potendo rimanere in mezzo ad una strada, ha chiesto semplicemente aiuto all’amministrazione comunale, la quale ha deciso di dare una risposta concreta.
Tuttavia questa soluzione non può gravare sulle tasse della cittadinanza, ma deve essere coperta da chi usufruisce del servizio. Il comune si è reso disponibile a garantire acqua, luce, riscaldamento, raffreddamento, santificazione e pulizie, lavanderia e portierato per chi usufruirà degli alloggi. Va ricordato che gli ospiti percepirebbero il CAS per il periodo in cui sarebbero fuori per la ristrutturazione
L’ospite è esente anche dalla tassa rifiuti che qualora andasse in un appartamento in affitto pagherebbe regolarmente. La scelta per i pasti è autonoma in quanto è possibile inoltre, come opzione, usufruire della mensa con un ticket di euro 11,80 comprendente colazione, pranzo e cena. Resta inteso che non è l’amministrazione comunale che obbliga ad alloggiare nei containers, ma semmai è la cittadinanza stessa che ha espressamente chiesto questa possibilità.
Un conto è parlare di emergenza sociale mettendola al centro di un programma elettorale, tutt’altro è risolverla.