POLITICA
Marche - Luconi (FdI): "Se Tolentino non siede più nel CdA del Cosmari, bisognerebbe ripensare alla stretta di mano fra Sclavi e D'Este"
03 Novembre 2023

Da Silvia Luconi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia e già candidata sindaco di Tolentino, riceviamo

 

E’ un po' di tempo che ho deciso di stare in silenzio, troppe volte accusata di non aver digerito la sconfitta e di essere troppo intransigente con gli avversari, ma in qualità di Candidato Sindaco alla scorsa tornata elettorale, letta (con stupore) la nota del Neo segretario del Partito Democratico, ritengo che siano doverose e opportune, anche per la sua crescita politica, ma soprattutto per la corretta informazione ai cittadini,  alcune precisazioni, perché altrimenti si può dire sempre qualunque cosa, in politica come altrove, sperando nella mancanza di coraggio di chi potrebbe o dovrebbe rispondere, attirandosi forse gli “strali” e le antipatie di coloro che non la pensano alla stessa maniera, ma magari cercando di fornire un punto di vista obiettivo, avvalorato da fatti concludenti, per permettere a tutti di farsi una propria opinione.

 

 

Si dichiara che il centrodestra avrebbe escluso e isolato Tolentino dal cda del Cosmari, ma non mi risulta che il Sindaco di Tolentino Mauro Sclavi sia in quota centrodestra anche se diversi rumors riferiscono che abbia tentato di accasarsi proprio con qualche partito del centrodestra stesso senza alcun risultato; sarebbe curioso sapere poi, qualora i rumors venissero confermati,  se la sua maggioranza estremamente variegata con gran parte delle espressioni di sinistra che si conoscono in Italia oggi,  fosse a conoscenza di tutto questo. Non credo di aver notato solo io che all’interno della compagine sclaviana, per quanto ogni componente della stessa si affanni a voler dire di essere civico, ci siano i Comunisti italiani, i seguaci di Azione, i fedelissimi di Renzi e i grillini di Conte, almeno fino a prova contraria.

E, a meno che non mi sia persa qualcosa, la prima domanda che mi sorge spontanea è: perché il Segretario del Partito Democratico non ha garantito insieme ai suoi un posto per Sclavi che se siede su quello scranno è solo perché proprio il PD ha scelto di non avere un candidato di partito e, pur volendolo mascherare, si è notato in maniera chiara ed inequivocabile che ha puntato tutto su Sclavi stesso sin dall’inizio dando il proprio contributo determinante perché, diciamocelo, con le sue sole preferenze del primo turno non sarebbe andato da nessuna parte a fronte dei 4084 voti di tutta la coalizione di centro destra. E’ stato fondamentale il voto in blocco di tutti gli altri partiti di centro sinistra per far vincere (ma al ballottaggio) le elezioni a questa disomogenea, ma anche variegata compagine.

È certamente buona pratica (anche se regola non scritta) far sì che il Sindaco della città dove insiste l’impianto faccia parte del Cda stesso, ma evidentemente Sclavi non è tenuto in debita considerazione da tutti coloro che lo hanno portato alla vittoria, PD in primis ed è servito solo come Cavallo di Troia per fermare la crescita della città iniziata nel 2012 e che sarebbe stata portata avanti ancora nel 2022 con tutto il centrodestra Tolentinate.

 

Capisco la volontà di voler imbastire una battaglia ideologica a tutti i costi, ma mi sento in dovere di dire a Pascucci che sarebbe utile fare qualche approfondimento prima di procedere alla stesura di certi articoli e allo stesso modo di farsi consigliare meglio da chi, da dietro le quinte e ancora una volta, tira le fila del partito decidendo i candidati e determinandone il più delle volte imbarazzanti e improduttive strategie le quali hanno solo il fine di mantenere le proprie posizioni personali a discapito dello sviluppo di Tolentino, che, se oggi ha una guida cosi priva di visione prospettica e le uniche opere pubbliche pensate, finanziate e partite (al netto di quelle che si sta tentando di distruggere) sono frutto dell’amministrazione di centrodestra di cui orgogliosamente ho fatto parte, le responsabilità sono tutte da ricercare in chi continua a nascondersi dietro un dito, cercando di far dimenticare che quella famosa stretta di mano fra il candidato che il PD appoggiava e l’attuale Sindaco è stato il motivo dirimente per l’attuale situazione di stallo e di disagio che la città è costretta ad affrontare.

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