POLITICA
Marche - Siccità, il Consiglio regionale chiede all'unanimità lo stato di emergenza
05 Luglio 2022

In tema di provvedimenti per superare la crisi idrica, derivante anche dalla siccità, il Consiglio regionale delle Marche ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che chiede di estendere al territorio della regione Marche lo stato di emergenza, già dichiarato lo scorso 4 luglio dal Governo per Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.

L'atto è stato sottoscritto da tutte le forze politiche, primi firmatari Fabrizio Cesetti (Pd) e Renzo Marinelli (Lega).

L'odg sollecita inoltre sostegni e ristori per i danni subiti dal comparto agricolo e azioni utili per una migliore ottimizzazione delle risorse idriche. Di seguito l'Aula ha approvato all'unanimità i cinque atti di indirizzo, condivisi anche dall'assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi. Le mozioni impegnano ad investire sulla manutenzione degli invasi e degli acquedotti e ad adottare comportamenti virtuosi e tecniche di raccolta sostenibili.
   

La crisi idrica nelle Marche dunque è stata al centro dei lavori della seduta assembleare di oggi. Il dibattito si è aperto, dopo le relazioni dei firmatari dei cinque atti di indirizzo in discussione. Le mozioni, presentate tra il settembre del 2021 e il luglio 2022, erano a firma delle consigliere Marta Ruggeri (M5s) e Simona Lupini (Gruppo misto) "Programmazione e tutela della risorsa idrica", del Gruppo Pd, primo firmatario Andrea Biancani, "Interventi per contrastare la riduzione della disponibilità di acqua potabile nelle Marche ed in particolare nella provincia di Pesaro e Urbino", dei consiglieri Dino Latini (Udc), Gianluca Pasqui e Jessica Marcozzi (FI), Giacomo Rossi (Civici Marche), Luca Santarelli (Rinasci Marche) "Provvedimenti per superare la crisi idrica delle Marche", quest'ultimo firmatario anche della mozione "Contrasto alla siccità", e la mozione presentata dal consigliere Latini "Crisi idrica nelle Marche". Al termine del confronto via libera unanime del Consiglio all'ordine del giorno che chiede di estendere alle Marche lo stato di emergenza, già dichiarato lo scorso 4 luglio dal Governo per Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.

 

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