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Dall'amministrazione comunale di Tolentino riceviamo
Esclusivamente perché i cittadini hanno diritto alla verità, ci vediamo costretti ad interrompere nuovamente la nostra attività di amministratori per rispondere alle gravissime esternazioni dell’ex sindaco.
Innanzitutto, non risulta che alcuno degli occupanti dei container si sia offerto di riparare a proprie spese i condizionatori. Se effettivamente fosse così, invitiamo il rag. Pezzanesi a fornire i nominativi affinché gli stessi possano pagare non solo l’aria condizionata, ma anche le utenze che, non essendo più rimborsate dalla Protezione Civile, vengono ora pagate dai cittadini di Tolentino. Alcuni condizionatori si sono recentemente rotti non solo per la normale usura, ma anche per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto nel tempo ed appena il Comune ne avrà la possibilità, provvederà alla riparazione.
Rimandiamo al mittente l’osservazione che l’ambiente dei container sia invivibile e disumano anche perché ci sono bambini: l’unico minore ancora presente nella struttura si trova lì solo perché la mamma ha rifiutato la casa che le era stata offerta in quanto “non ritenuta gradevole”. Per il resto l’area (o villaggio, come “simpaticamente” definito da Pezzanesi) gode di vigilanza 24h su 24 ed ha attivi tutti i servizi essenziali.
Per quanto riguarda le minacce di denuncia da parte del rag. Pezzanesi nel caso vengano revocate alcune assegnazioni di alloggi effettuate dalla sua amministrazione, non possiamo che rilevare la scarsa memoria dell’ex sindaco: fu infatti proprio la sua giunta, nella delibera di assegnazione degli alloggi del 2/7/2021, a scrivere “le assegnazioni avranno effetto fino alla predisposizione di diversi criteri e modalità da parte di Regione Marche e eventuali assegnazioni che rientrino in tali parametri saranno salvaguardate mentre saranno revocate le assegnazioni incompatibili.” Bene, i “diversi criteri della Regione Marche” sono arrivati e sono molto diversi da quelli adottati a suo tempo da Pezzanesi per le assegnazioni. L’ex sindaco se ne faccia una ragione: questa amministrazione non fa altro che seguire le regole, evitando di interpretarle a proprio piacimento e assumendosi la responsabilità politica delle proprie decisioni. Responsabilità politica che dovrebbe assumersi anche Pezzanesi invece di tirare in ballo, in maniera miserevole, gli uffici comunali e il Segretario Generale.
L’unica cosa veramente da “denunciare” è l’assurdità della sua gestione del post terremoto: gli appartamenti ancora da completare dopo oltre sette anni, i costi legati al Borgo Rancia (dal prezzo di acquisto del terreno, agli impianti a contatore unico che non consentono il distacco dei soli morosi, alle spese relative alle parti comuni), gli ospiti dell’area container, pochi terremotati e molti soggetti estranei alle problematiche del sisma (come ad esempio gli operai della SAIPA, fatti accedere da Pezzanesi gratuitamente e indotti a pagare le spese solo dalla presente amministrazione), tutti finiti a carico dei cittadini.
E respingiamo al mittente le invettive rivolte all’assessore Giombetti che ha sempre contestato la creazione e la gestione dell’area container ed è stata, fino ad oggi, l’unica amministratrice che ha non solo sistemato la maggior parte degli occupanti dei container che ne avevano diritto in vari appartamenti e/o strutture, ma ha anche ottenuto dal TAR la conferma della legittimità del suo operato e il rag. Pezzanesi e il suo corteo di simpatizzanti non possono fare altro che prenderne atto. Se la Giombetti sia una “salvatrice o persecutrice” lo dirà la storia, ma intanto invitiamo l’interlocutore a mitigare i toni per il rispetto di chi attualmente ricopre ruoli istituzionali e dei cittadini che hanno gridato al cambiamento.
Terminiamo ponendo qualche dubbio circa l’operato della precedente amministrazione che tanto vanta di aver tutelato la gente, le famiglie, le imprese, i giovani, la scuola, la sanità ed i più deboli considerando le casse comunali prosciugate, la perdita dei servizi sanitari, il triste destino dei licei così come recentemente decretato, le doglianze e lamentele dei cittadini stanchi di aspettare promesse irrealizzabili e desiderosi di chiarezza e legalità.