Da Paolo Dignani, coordinatore di Civico22 Tolentino, riceviamo
Viene da sorridere a leggere la scomposta reazione del presidente del consiglio comunale Massi e della vice-sindaco Pupo al comunicato stampa di martedì del nostro Massimo D’Este, che nel tornare a denunciare l’operato della passata amministrazione nella nota vicenda che vede convolta la Società Agricola Penta, nonché lamentare la reticenza al riguardo del Sindaco Sclavi, coglie l’occasione per ricordare che a volere a tutti i costi lo scempio del villaggio container non furono solo Pezzanesi e la sua vice Luconi, visto che a favore votò tutta la maggioranza consiliare di allora, dunque anche Alessandro Massi.
Si offendono a sentir dire che giocano allo scaricabarile. Ma è quello che imperterriti continuano a fare. Ora però non se la prendono più solo con Pezzanesi, le cui scelte al riguardo (e non solo) però all’epoca condivisero. Ora – vistisi scoperti – è il turno del governo regionale a guida PD del 2016, reo di aver imposto, lui, la scellerata scelta dei container al posto delle SAE.
Questo è però sconcertante. Massi e la Pupo sanno benissimo infatti che, quale “soggetto attuatore”, era unicamente il Comune di Tolentino, nessun altro, a poter decidere come gestire l’emergenza e spendere i soldi per essa ricevuti dalla Regione.
Responsabile di quella vergognosa decisione è la maggioranza consiliare che al tempo la impose, dunque anche Alessandro Massi, che oggi però si nasconde dietro un dito dicendo che allora era un “semplice consigliere”. Quasi che quello di consigliere fosse un ruolo secondario e senza alcuna responsabilità, invece che il perno delle istituzioni democratiche di un comune. Ma i consiglieri comunali (i semplici consiglieri, direbbe Massi) “rappresentano l’intera comunità” (art. 10 Statuto) e, siccome agiscono senza vincolo di mandato, hanno la piena responsabilità morale e politica di ognuno degli atti amministrativi approvati con il loro voto.
Ma v’è di più. Neanche una volta divenuto assessore, e questo a distanza di soli pochi mesi, Alessandro Massi ha mai speso una sola parola per mettere in discussione la scelta dei container pur di fronte a tutte le storture che riguardo alla loro gestione erano nel frattempo emerse con ingravescente drammaticità. Davvero nessuna scusa, dunque.
Men che mai scusabile è la mancanza di rispetto che lui, e con lui la Pupo, dimostrano in questa occasione non solo nei riguardi di D’Este e dunque di questa forza politica e del resto della coalizione che lo sostiene, ma anche e soprattutto dei tanti nostri elettori che turandosi il naso hanno sostenuto Sclavi al ballottaggio. Ché senza il loro voto Massi e la vice-sindaco non sarebbero dove sono.
Diversamente da quanto questi mostrano di aver capito, Massimo D’Este non ha mosso alcun addebito a Massi e Pupo in merito alla questione all’uso senza titolo dei container da parte della Penta per dei suoi dipendenti. Egli si è limitato a denunciare come anche questa ben poco edificante vicenda sia in definitiva solo l’ultimo frutto avvelenato della scelta di realizzare il villaggio container, le cui enormi criticità gestionali sono emerse fin dal primo giorno.
Massimo D’Este, che è persona in nessun modo condizionabile, svolge il suo ruolo con senso di equilibrio e pacatezza. Non lo si può dunque accusare di nulla. E’ solo grazie alla presenza sua e di Luca Cesini, del resto, che il consiglio comunale non è un vero e proprio Vietnam a causa dei continui violenti alterchi fra ex compagni di coalizione di centro-destra.
Con lui abbiamo appoggiato alcune importanti scelte della maggioranza, come la dismissione dell’area container attuata grazie al buon operato delle assessore Giombetti e Lucaroni, che hanno fatto veramente del tutto perché ciò avvenisse tutelando la dignità delle persone coinvolte. Non abbiamo esitato a votare a favore della delibera per il recupero dell’ex orfanotrofio per ospitarvi alcune classi del Filelfo (come da noi peraltro chiesto prima del ballottaggio). Ma checché Massi e Pupo possano pensarne, e anche se questo può scatenare in loro reazioni tanto violente, noi siamo con Massimo D’Este all’opposizione, e dai quei banchi abbiamo intenzione di denunciare attraverso di lui, senza sconti per nessuno, tutto ciò che riteniamo contrario agli interessi dei nostri concittadini.
In conclusione, ci sia comunque consentito notare come la risposta alle osservazioni di Massimo D’Este sia per l'appunto dei soli Massi e Pupo, ciò che non ci pare certo senza significato. Quantomeno per solidarietà, ci saremmo infatti aspettati di leggere un comunicato a firma dell’intera coalizione che in consiglio sostiene la giunta Sclavi. Come mai questo non è avvenuto? E’ forse il segno d’una qualche incrinatura nei rapporti interni?