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Da Flavia Giombetti, assessore alla Ricostruzione del Comune di Tolentino, riceviamo
Che la gestione post sisma della vecchia amministrazione sia stata un completo fallimento è sotto gli occhi di tutti: gli appartamenti in sostituzione delle SAE ancora da completare e più di 800 persone che percepiscono ancora il CAS a carico dei contribuenti. Ciliegina sulla torta: la zona container.
La nostra amministrazione ha eseguito un lavoro certosino, nei termini di legge, - dichiara l’Assessore Giombetti - che porterà alla chiusura definitiva dell'area che, a tutt'oggi, è ancora argomento tanto rilevante da far "resuscitare" addirittura il rag. Pezzanesi il quale ha pensato di inviare un esposto all'AST denunciando le condizioni igienico-sanitarie in cui verserebbero gli occupanti dei container.
Sicuramente l’ex Sindaco pecca di poca coerenza in quanto lui, in prima persona, decise di non far accedere nell'area container gli ispettori dell’l'ASUR (oggi AST) che avrebbero dovuto effettuare i controlli sanitari durante il periodo covid, oltre ad aver dimostrato una enorme superficialità nell'aver consentito l'accesso in un'area destinata all'emergenza sisma, a persone che con questo evento nulla avevano a che fare, i cui costi per la loro permanenza nell’area oggi sono completamente a carico dei cittadini tolentinati.
Considerando che Pezzanesi si è schierato politicamente con la Lega, dobbiamo pensare che questo Partito la pensi allo stesso modo? dobbiamo pensare che l’assistenzialismo dell’area container sia normale?
Strumentalizzare le nostre scelte, proprio da parte di colui che ne è stato la causa, - continua Giombetti - credo sia un gesto che può essere definito deprecabile.
Infine sarà rimasto deluso Pezzanesi dall'esito del controllo da parte dell'Autorità Sanitaria che nei suoi sopralluoghi ha rilevato esclusivamente, oltre a due bagni non utilizzabili (ricordiamo che i servizi igienici sono gli unici moduli non di proprietà del comune e magari sono troppi gli anni di utilizzo per un'area emergenziale), la presenza, già segnalata da parte nostra, di attrezzature per la preparazione e la cottura dei cibi benché tassativamente vietate dal regolamento.
Continueremo comunque a perseguire la strada per la chiusura definitiva dell'area container, secondo i principi di legalità e coerenza, valori per i quali i cittadini di Tolentino ci hanno concesso la loro fiducia.