POLITICA
Marche - Tolentino, il centrodestra: "Il Comune paga tre testate per pubblicare un articolo al mese"
22 Marzo 2023

Da Tolentino nel Cuore, Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, E' viva Tolentino, riceviamo

 

Parafrasando una celebre canzone, “si sa che la gente dà buoni consigli se non può dare il cattivo esempio”.

Questa frase rispecchia in pieno il comportamento della nuova amministrazione comunale che, con delibera n.95 del 16 marzo 2023 avente per oggetto “Attività di informazione e comunicazione” ha deciso di elargire generosamente un po’ di soldini a due testate on line e ad una emittente radiofonica.

Ora, senza entrare nel merito di valutazioni deontologiche che non spettano di certo a noi, l’amministrazione Massi - Pupo (ci perdoni il sindaco pro tempore, ma alla votazione di questa delibera non era presente…) decide quindi di farsi bella coi soldi di tutti i cittadini, pagando per la pubblicazione della propria attività istituzionale.

Ora, diversi dei nuovi amministratori sono fra coloro che nel gennaio dello scorso anno sostennero alacremente una interrogazione presentata dall’allora consigliere di minoranza Cicconetti. L’interrogazione, sottoscritta anche da un Partito Democratico oggi misteriosamente silente e che oggi, insieme a Civico 22, sembra tutto fuorché minoranza, verteva sugli spazi acquistati a Natale dall’amministrazione comunale su un periodico cittadino.

 

 

Riportiamo qualche commento al post della consigliera Cicconetti tuttora presente in rete: Mauro Sclavi “Pienamente d’accordo Martina”; Alessandro Massi Gentiloni Silveri “Condivido Martina!”; Luigino Luconi “Sono sempre soldi di tutti i cittadini … Con i nostri soldi hanno fatto campagna elettorale”; Roberto Lombardelli “Brava Martina”; Flavia Giombetti: "Ecco perché abbiamo le addizionali più alte di IMU e IRPEF!". E altri ancora.

Ora, per far vedere che sono più bravi di noi, i nuovi amministratori hanno triplicato gli organi di informazione da pagare per vedersi pubblicato, udite udite, ben UN (1) articolo al mese. E’ evidente che storicamente, tutte le testate hanno sempre pubblicato quasi quotidianamente articoli inerenti l’attività istituzionale del Comune di Tolentino e senza prendere soldi. Quindi, questa mossa dei nuovi amministratori appare un malcelato tentativo di captatio benevolentiae verso alcuni organi di stampa. Perché, come l’amministrazione Massi - Pupo dovrebbe sapere, se le cose si fanno e si fanno fatte bene non c’è alcun bisogno di pagare per finire sui giornali perché i giornali ti prendono in considerazione. Resta poi poco chiaro il metodo con il quale sono state individuate le testate da pagare: in base a quale principio di equità tre testate giornalistiche vengono pagate e tutte le altre no? Hanno valutato i nostri amministratori la possibilità che questa decisione possa comportare a cascata il (comprensibile) oscuramento su tutte le altre testate, con conseguenti ricadute di immagine sulla città di Tolentino?

Viene anche da chiederci quali valutazione critiche possano essere fatte da chi instaura un rapporto di collaborazione a pagamento con una amministrazione comunale verso la stessa e quali e quanti spazi verranno concessi alle minoranze che così rischiano di essere oscurate.

Oltre a tutto ciò, ricordiamo sempre che il Comune di Tolentino dispone di un proprio ufficio stampa, con dipendente regolarmente assunto e stipendiato, che puntualmente diffonde a tutte le testate comunicati e informazioni.

I Soloni di ieri, quindi, oggi spendono soldi pubblici per un servizio assolutamente inutile teso unicamente ad una spasmodica ricerca del consenso e a fornire all’esterno un’immagine dell'amministrazione patinata e impeccabile. Ieri predicavano il loro bene puntando il ditino inquisitore verso il “male assoluto”, ignorando (o facendo finta), che nessuna delle amministrazioni precedenti era arrivata al punto da dover pagare un giornale per diffondere un comunicato stampa. Al massimo, venivano acquistati spazi promozionali dove pubblicizzare eventi e manifestazioni promosse dal Comune.

Oggi loro stessi razzolano malissimo, cercando di mascherare una già lunga sequela di insuccessi e mancate risposte con l’imbellettamento della loro immagine. Siamo, però, convinti che la maggior parte dei cittadini, dopo un inevitabile periodo di luna di miele, sia già amaramente pentita di aver lasciato la città in mano a chi non riesce ad andare oltre improvvide improvvisazioni.

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