POLITICA
Marche - Tolentino, questione asili: "La minoranza fa solo terrorismo psicologico"
23 Giugno 2023

Dal sindaco Mauro Sclavi (foto) e dall'amministrazione comunale di Tolentino riceviamo

 

Torniamo, purtroppo, di nuovo a far chiarezza in merito ad attacchi sguaiati di una parte della minoranza che nulla hanno a che vedere con un confronto sano e costruttivo per la città, ma sono intrisi di slogan con il solo scopo di fare terrorismo psicologico.

 

 

 

Vengono usati termini e definizioni senza contezza dell’argomento e ciò, venendo da chi ha gestito tali servizi prima di noi, ci stupisce e preoccupa.

Dichiarano che verrà esternalizzata la mensa dell’asilo Green, quando lo avremmo fatto? Dove l’avremmo portata secondo la minoranza di centrodestra?
I nidi avevano due mense con due punti di cottura, noi li abbiamo semplicemente unificati in uno solo più che sufficiente e adeguato, tanto che non ci sono stati disservizi per gli utenti. Questo ci ha permesso di ottimizzare le risorse, effettuare migliorie strutturali e di efficientamento proprio perché teniamo alla qualità e non alla quantità dei servizi.

Abbiamo esternalizzato le mense? ma quando mai! Abbiamo razionalizzato i punti cottura in base alla forza lavoro che avevamo, perché ci preme ribadire che c’è stato un tasso di assenze che ha sfiorato anche il 17% in alcuni periodi, dovuto a istituti che la legge riconosce ai dipendenti quali malattie e aspettative retribuite.
Chi ci dice di assumere per sostituire forse non sa che per un ente pubblico la sostituzione in tempo reale per assenze temporanee (più o meno lunghe) non è possibile perché prevede procedure pubbliche tramite bandi o Centro per l’impiego, il personale che si ammala non può essere sostituito senza una graduatoria valida o la richiesta al Centro per l’impiego, anche se a tempo determinato, e quindi quando il percorso è finito magari questa persona è rientrata in servizio. l’ente e soggetto inoltre a vincoli nella spesa del personale e nei limiti assunzionali.

Ci dicono che abbiamo chiuso l’asilo del Cuore ma sanno benissimo che era stato aperto sotto pandemia per il distanziamento sociale ora venuto meno, lasciandoci in eredità un servizio estremamente oneroso senza una reale esigenza.

 

Il nostro primo obiettivo è quello di mantenere, anzi aumentare, la qualità dei nostri servizi ma senza sprechi e soprattutto in base a competenze e capacità gestionali.

La qualità infatti si ottiene solo con una migliore combinazione dei fattori produttivi. Nel nostro caso significa personale qualificato a gestire materie prime di qualità eccellente, senza insistere per ottusità e scarsa capacità di analisi su percorsi viziati che non permettono più di assicurare un controllo adeguato del servizio stesso.

 

Il servizio mensa ha subito con il nuovo appalto delle derrate alimentari, in base ai criteri dettati dalla legge, un aumento delle materie prime del 30% (circa 100.000 €) che l’ente ha dovuto assorbire pur non avendo una grande disponibilità economica di bilancio per una mal gestione dei soldi pubblici, ma soprattutto non volendo gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini con aumenti di rette e buoni pasto.

Il tutto senza considerare che quotidianamente l’ufficio dei Servizi Sociali deve affrontare procedure di controllo del servizio, delle forniture, formazione del personale, etc. con un impegno di tempo e risorse che potrebbero essere decisamente meglio investito.

 

Per fronteggiare tutto ciò mirando ad un aumento della qualità dei servizi non possiamo più esimerci dalla responsabilità di ricorrere ad una più efficiente ed efficace combinazione dei fattori produttivi e gestionali affidando l’organizzazione del servizio di mensa e di educativa dei nidi ad una ditta esterna che dovrà necessariamente rispondere a criteri molto severi di gestione e controllo dell’ente stesso.

Attualmente esiste già la compresenza di personale del Comune e della cooperativa, sia nelle nostre mense che nei nostri nidi, con limitazioni e divieti di condivisione delle mansioni specifiche e questo crea anche disservizi nell’organizzazione del lavoro quotidiano.

Ciò che è pubblico rimane pubblico ma senza incongruenze, disservizi, sprechi o approssimazioni che non sono più tollerabili in servizi così importanti.

 

L’affidamento alla ditta (qualsiasi essa sarà) permetterà al personale di condividere mansioni specifiche pur mantenendo ciascuno il proprio datore di lavoro e il proprio rapporto contrattuale

e per la ristorazione una gestione del servizio rispondente a criteri di settore.

Per la qualità nel bando di entrambi gli appalti, ristorazione ed educativa, sono previsti dei rafforzativi di verifica come ad esempio:

- la valutazione e la segnalazione quotidiana in tempo reale del gradimento da parte dello studente o di eventuali disservizi;

- organismi di controllo costituiti da docenti, genitori, amministratori e coordinamento gestionale per la lotta allo spreco alimentare ed ei beni di consumo;

- controlli su formazione e procedure di aggiornamento in merito alla sicurezza sul lavoro del personale.

 

Ribadiamo con forza che noi non esternalizziamo e non vendiamo, ma appaltiamo il servizio di ristorazione e il servizio educativo mantenendo come detto la titolarità della gestione e il controllo dello stesso affinché il Comune possa utilizzare tutte le sue risorse per gestire e controllare ad un livello superiore chi ha le competenze e la preparazione adeguata per organizzare con omogeneità servizio e personale.

La scelta è stata condivisa con il personale del Comune, rassicurando il mantenimento del rapporto contrattuale con l’ente e rassicurando il personale della cooperativa attualmente presente che verranno assorbiti dalla nuova cooperativa qualsiasi essa sarà ad aggiudicarsi il bando.

Il personale inoltre avrà come riferimento un coordinamento in cui il Comune sarà sempre presente e vigilerà attentamente.

Il servizio è del Comune e rimane pubblico a differenza di quanto poteva essere stato suggerito dalla minoranza di centrodestra che ci consigliava di darlo in concessione all’Azienda per i Servizi alla Persona (ASP) che ne sarebbe diventata titolare con capacità decisionale di controllo e di scelta su ogni aspetto.

Noi non vogliamo questo! Noi continuiamo a mantenere il controllo pubblico sul servizio e la titolarità ma ci avvaliamo di una ditta o cooperativa che per competenza e risorse è in grado di offrire standard elevati.

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