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La Tenenza della Guardia di Finanza di Porto Recanati ha approfondito la posizione di 7 percettori di buoni spesa per l’emergenza COVID 19, concessi dal Comune di Potenza Picena e previsti dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile.
Le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che 5 dei 7 percettori non avevano dichiarato la reale condizione economica, ottenendo indebitamente un contributo pari a complessivi € 10.700 in buoni spesa, con la conseguente irrogazione della prevista sanzione amministrativa.
I Finanzieri, inoltre, in presenza di alcune criticità, hanno esteso le indagini anche al nucleo familiare di uno dei predetti percettori e hanno scoperto che, con l’ausilio di infedeli attestazioni ISEE e di autocertificazioni non veritiere, i coniugi avevano indebitamente ottenuto, sempre dal Comune di Potenza Picena, un “contributo economico per alloggi” di € 2.111, oltre a “integrazioni assegno temporaneo”, “assegno
unico” e “bonus” erogati dall’INPS per un ammontare complessivo di € 3.188,94.
Le attività ispettive permettevano, altresì, di accertare l’indebita percezione del reddito di cittadinanza, da parte di un componente del medesimo nucleo familiare, per un totale di € 31.849,65 e l’indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio a carico dello Stato, presentata dal padre e dal figlio.
Al termine delle operazioni i responsabili (padre, madre e un figlio del predetto nucleo familiare) sono stati denunciati per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita percezione del reddito di cittadinanza ed indebita richiesta di ammissione al gratuito patrocinio.