CRONACA
Marche - Fatture a una onlus per crediti inesistenti: sequestri per un milione
18 Ottobre 2023

Una società di servizi ha fatturato "prestazioni a largo spettro" a una onlus operante nel settore socio-assistenziale, aventi medesima sede, per quasi 700mila euro in due anni, che sarebbero state gonfiate ad hoc per generare crediti fiscali inesistenti ed eludere la norma che limita la distribuzione di utili ai soci.

 

 

 

Ad accertarlo i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Urbino con l'indagine "Spettro".

Sono stati segnalati all'autorità giudiziaria (il pm ha emesso l'avviso di chiusura indagini) i componenti delle due compagini sociali, l'amministratore di fatto e di diritto di entrambe e due commercialisti che, a vario titolo, sarebbero coinvolti in diverse ipotesi di reato: emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, autoriciclaggio, falso indotto in atto pubblico e nelle attestazioni e relazioni del professionista, mendacio bancario e false comunicazioni sociali.
    Dopo gli accertamenti, tra i quali una perquisizione con un'unità cinofila "cash dog", è stato eseguito un decreto del gip di sequestro preventivo di beni per un ammontare di quasi un milione di euro su richiesta della Procura di Urbino, tra liquidità finanziarie, preziosi, quote societarie, tre auto, immobili e terreni nella disponibilità degli indagati.
    L'indagine ha riguardato anche una richiesta di decreto ingiuntivo (per oltre 400 mila euro) al Tribunale di Urbino sulla base di documentazione che si sarebbe rivelata falsa, un accordo di ristrutturazione del debito chiesto allo stesso Tribunale mediante allegazioni documentali risultate non veritiere o artefatte da alcuni professionisti. E' emerso inoltre che un villino adibito a residenza di uno degli indagati era censito, catastalmente, come un capanno agricolo e per questo fatto il soggetto è stato deferito. A livello tributario, compiute attività di verifica fiscale finalizzate a riqualificare l'attività aziendale svolta dalla onlus in quella di società a scopo di lucro, disconoscendo oltre ai costi per fatture per prestazioni inesistenti, anche ogni tipo di agevolazione fiscale adottata dalla ditta in virtù del suo status giuridico: oltre 1,5 milioni di euro le imposte dovute dalla stessa.

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