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Nei giorni scorsi, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato della Polizia di Stato di San Benedetto del Tronto, dopo aver individuato i responsabili della ricettazione di due biciclette elettriche rubate nella mattinata precedente, individuavano uno stabile sito nella zona Nord della città dove, precedentemente, erano stati depositati i velocipedi oggetto di furto. A seguito di accertamenti mirati, emergeva che da alcune settimane, in uno degli appartamenti della palazzina individuata, risiedevano due giovani pregiudicati di nazionalità italiana dei quali uno corresponsabile della ricettazione delle suddette biciclette elettriche e l’altro, di origine calabrese, sottoposto alla libertà vigilata da poco uscito da un istituto di detenzione.
Avendo appreso tale informazione, constatato il coinvolgimento di uno dei due inquilini nella ricettazione delle due bicilette elettriche già recuperate, veniva eseguita una perquisizione domiciliare all’interno dell’appartamento in uso ai due giovani pregiudicati. Le operazioni consentivano di rinvenire nel locale adibito a soggiorno con angolo cottura, un fucile a canne mozze calibro 12 con matricola abrasa ed una cartuccia a pallini dello stesso calibro; in un altro punto del soggiorno venivano rinvenuti 7 involucri di sostanza stupefacente risultati positivi alla cocaina, 4 bilancini di precisione, materiale da confezionamento e sostanza da taglio del tipo mannitolo.
Avendo accertato tale contesto illecito marcatamente pericoloso vista la detenzione di un fucile tipo “Lupara” ad alta potenzialità offensiva pronto all’uso, visti altresì i numerosi precedenti penali a carico di uno dei due giovani, si procedeva all’immediato arresto in flagranza di reato a carico di entrambi gli occupanti dell’immobile responsabili di concorso in detenzione di arma clandestina ed alterata al fine di aumentarne l’offensività, nonchè detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, informato dell’attività espletata disponeva la traduzione degli arrestati alla Casa Circondariale di Ascoli Piceno – Marino del Tronto in attesa dell’udienza di convalida all’esito della quale il G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli piceno convalidava l’arresto applicando ad entrambi gli arrestati la misura cautelare della custodia in carcere.