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Nei giorni scorsi, a conclusione di una specifica attività di indagine nei confronti di due cittadini albanesi, di cui uno giovanissimo appena maggiorenne e l’altro 37enne, sospettati di condurre una attività di spaccio di cocaina, il personale della Squadra Mobile di Pesaro è intervenuto e ha bloccato l’auto in uso ai due mentre stavano parcheggiando in un’area pertinente una nota pasticceria della città.
Dalle perquisizioni personali, estese all’auto, sono saltate fuori e sono state sequestrate cinque dosi di cocaina, occultate nel calzino di uno dei due uomini, pronte per essere cedute ai clienti.
Le perquisizioni sono state estese anche alle dimore pesaresi dei due, già individuate nel corso della precedente attività di polizia giudiziaria. I due dimoravano in città ma il giovane risultava residente a Rimini mentre l’adulto risultava apparentemente in Italia per turismo e senza una residenza.
Se la perquisizione in casa del 37enne ha avuto esito negativo, quella presso la dimora del giovane ha consentito di rinvenire e sequestrare ulteriori dosi di stupefacente, nonché un involucro contenente circa 65 grammi di cocaina ancora solida in “sasso”. Rinvenuto anche tutto il materiale per la suddivisione, il taglio e il confezionamento in dosi della sostanza. Ma la sorpresa è arrivata dal controllo del contenitore del letto. Occultate tra le lenzuola c’erano infatti diverse mazzette di banconote, accuratamente avvolte da pellicola trasparente e trattenute da elastici, per un importo complessivo di 35mila euro.
Complessivamente sono stati trovati cocaina per un peso di oltre 70 grammi e contanti per oltre 37mila euro.
Infine, all’atto della sua sottoposizione a rilievi fotodattiloscopici, è emerso che il 37enne era già stato in Italia ed era stato già espulso con provvedimento del Prefetto. L’uomo, dopo aver lasciato il Paese, vi aveva illegalmente fatto rientro con delle nuove generalità, eludendo i controlli di frontiera. I due sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ristretti, su disposizione del P.M. di turno, presso la locale Casa Circondariale. Nella giornata di oggi 23 marzo il GIP del Tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto disponendo per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere e il sequestro preventivo dell’intera somma di denaro sequestrata ai fini della confisca per sproporzione.