Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
Maltrattamenti aggravati ai danni dello loro ex compagne.
Due casi paralleli di violenze di genere in provincia di Pesaro Urbino.
Per questo nei giorni scorsi, i Carabinieri delle Stazioni di Colli al Metauro e Terre Roveresche hanno dato esecuzione a due misure cautelari del "divieto di avvicinamento alla persona offesa", emesse dal gip di Pesaro su richiesta della Procura, nei confronti di due uomini residenti nei loro rispettivi territori.
Gli accertamenti esperiti dai militari hanno permesso, in entrambe i casi, di ricostruire gravi episodi di violenza, posti in essere dagli uomini nei confronti delle ex compagne, perpetuati per lunghi periodi, ed in alcuni casi avvenuti alla presenza dei figli. Gli investigatori hanno operato le due attività di indagine acquisendo numerose testimonianze e documentando minuziosamente i singoli episodi vessatori, spesso consistiti in aggressioni e minacce.
I Carabinieri della Stazione di Colli al Metauro hanno rintracciato un 56enne, sottoponendolo al divieto di avvicinarsi alla persona offesa con l'obbligo di rispettare una distanza minima dalla vittima, ovunque si trovi, di almeno 500 metri, con divieto di comunicare con lei con qualunque mezzo. L'uomo dovrà difendersi dall'ipotesi accusatoria di maltrattamenti in famiglia aggravato dall'aver commesso talune condotte alla presenza dei figli minori.
La Stazione di Terre Roveresche ha eseguito la stessa misura nei confronti del 42enne, rintracciato nel Nord Italia, dove nel frattempo si era trasferito. In questo caso è stato applicato, tenuto conto della gravità delle condotte, il braccialetto elettronico. L'indagato deve rispondere delle accuse di maltrattamenti aggravati in famiglia e di atti persecutori.