CRONACA
Marche - Punta la pistola sui passanti: nigeriano arrestato, sarà rimpatriato
09 Marzo 2022

Gira per la strada armato e punta la pistola sui passanti. Quando arriva la polizia, prova a nascondersi nell'androne di un palazzo ma viene inseguito e catturato.

E' successo a Lido Tre Archi di Fermo e il protagonista è un nigeriano di circa 40 anni, irregolare e senza fissa dimora, già ben conosciuto dalle forze dell'ordine in quanto gravitante da tempo nel quartiere costiero, con comportamenti spesso borderline e costante disponibilità nei confronti di alcuni delinquenti a fornire loro supporto, con funzioni di manovalanza, palo, piccolo spacciatore o spalla per incutere maggior timore alle vittime individuate.

 

L'uomo martedì sera è stato accompagnato dalla Polizia di Stato presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio dal quale, questa volta, sarà trasferito nel suo Paese di origine.

Già. Questa volta, perché le vicende connesse al suo stato di clandestinità sono state più volte oggetto degli accertamenti dell’Ufficio Immigrazione di Fermo. Già alcuni mesi fa lo straniero è stato destinatario del provvedimento di espulsione del Prefetto della provincia di Fermo e dell’ordine del Questore di trattenimento presso un Centro Ripatri.
Purtroppo, dopo l’accompagnamento presso un Centro effettuato dagli operatori della Questura di Fermo, il suo successivo trasferimento presso un altro Centro e le limitazioni determinate dalla diffusione dell’epidemia, il cittadino sedicente nigeriano, che non ha alcun documento che ne attesti la esatta nazionalità, è stato dimesso per il decorso dei termini previsti dalla legge per il suo trattenimento, prima che le Autorità consolari della Nigeria confermassero che effettivamente lo straniero era un loro connazionale.

 

Solo poche settimane dopo la dimissione è pervenuta, infatti, la sua certa identificazione quale cittadino di quel Paese, nel quale poteva quindi essere riaccompagnato.
Ma nel frattempo lo straniero aveva fatto perdere le sue tracce, vagando per regioni e comuni del territorio nazionale per poi tornare nella provincia fermana nella quale sapeva di poter contare su amicizie, complicità, solidarietà ed un rifugio in cambio di piccoli lavori “sporchi”.

Martedì, l’epilogo del suo girovagare e dei suoi reati.
Infatti, nella mattina, è giunta alla Sala operativa della Questura la segnalazione delle presenza di un cittadino africano che si aggirava per le vie del quartiere con in mano una pistola, puntandola verso le persone che transitavano a piedi e soffermandosi a bordo della strada rivolgendo l’arma in direzione delle auto in transito. Minuti di concitazione che hanno determinato l’immediato arrivo sul posto delle Volanti e di personale della Squadra Mobile che si sono messi alla ricerca dell’uomo in base alle caratteristiche fisiche ed all’abbigliamento indossato comunicati nelle richieste di intervento pervenute dai cittadini.
Una caccia all’uomo durata alcune decine di minuti fino a quando una persona che corrispondeva alle indicazioni è stata visto uscire da un palazzo; l’uomo, alla vista dei poliziotti ha tentato di nascondersi nell’androne dello stabile dal quale era uscito ma è stato inseguito, fermato e bloccato. Il controllo sulla persona ha consentito di trovare, nello zaino che portava sulle spalle, una pistola giocattolo ma apparentemente vera, privata del tappo rosso identificativo delle riproduzioni di armi per scopo ludico, ed un cubo di porfido.

 

L’uomo è stato accompagnato in Questura e dopo il fotosegnalamento dal quale è risultato che recentemente lo stesso è stato riconosciuto quale cittadino nigeriano, l’Ufficio Immigrazione ha nuovamente attivato le procedure per il suo trasferimento presso un C.P.R. dopo il nuovo decreto di espulsione del Prefetto e l’ordine di trattenimento del Questore.

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