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I Finanzieri del Comando Provinciale di Ancona hanno portato a termine un’importante operazione denominata “Freezing” a contrasto del riciclaggio internazionale di denaro sporco.
L’indagine nasce da un’attività di collaborazione tra l’Autorità Giudiziaria Olandese e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona e riguarda un cittadino olandese accusato nei Paesi Bassi di riciclaggio internazionale di denaro derivante da produzione e traffico di stupefacenti.
In tale ambito, le indagini effettuate dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Senigallia hanno portato alla luce molteplici operazioni di accredito di denaro contante che, attraverso conti olandesi, giungeva su banche italiane, nel territorio della provincia di Ancona.
Il denaro, attraverso l’opera di “ripulitura” (laundering) attuata in Olanda, è stato poi utilizzato per l’acquisto nella provincia di Ancona di un casolare di charme, finemente ristrutturato e dotato di piscina interna che veniva adibito a dimora dell’intestatario e destinato ad essere utilizzato quale bed & breakfast.
I Finanzieri della Tenenza di Senigallia giungevano all’individuazione dell’immobile seguendo le tracce del denaro giunto dall’Olanda, i cui flussi registrati verso l’Italia erano stati segnalati dalle autorità olandesi. Oltre ad eseguire mirati accertamenti patrimoniali e bancari, venivano acquisite informazioni da numerosi enti e soggetti in grado di riferire circostanze utili al prosieguo delle indagini ed eseguiti numerosi sopralluoghi, anche di notte, al fine di individuare natura e modalità degli investimenti e soprattutto l’identità degli occupanti gli immobili, che si è riscontrato essere un nucleo familiare di cittadini olandesi trasferitisi nel territorio di questa Provincia.
L’Autorità Giudiziaria olandese, emetteva più Ordini di Indagine Europei, strumenti che consentono all’Autorità Giudiziaria di altro Stato membro di poter richiedere l’esecuzione di indagini di Polizia Giudiziaria anche all’estero. Una Squadra Investigativa della Polizia olandese collaborava con i Finanzieri della Tenenza di Senigallia e congiuntamente venivano eseguiti sul territorio atti istruttori ed interrogate le parti in causa.
Al termine delle attività d’indagine, l’autorità giudiziaria olandese ha emesso un certificato di congelamento di beni, che rappresenta un altro nuovo strumento giudiziario, previsto dal Regolamento UE, relativo al reciproco riconoscimento dei Provvedimenti di congelamento e confisca, giuridicamente vincolante e direttamente applicabile negli Stati membri.
Si è proceduto, pertanto, a richiedere il congelamento dei beni, rappresentati da una struttura ricettizia ubicata nelle campagne del territorio collinare di questa provincia, finalizzato alla confisca di 530 mila euro circa ritenuti derivanti dal riciclaggio di proventi di attività illecite.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona avviava la procedura d’urgenza del riconoscimento del provvedimento, prevista dal Regolamento UE, e delegava alle Fiamme Gialle anconetane l’esecuzione del sequestro preventivo d’urgenza che è stato poi convalidato dal GIP del Tribunale di Ancona.
La Guardia di Finanza di Senigallia procedeva pertanto a porre sotto sequestro l’immobile e ad inibire l’attività ricettiva di bed & breakfast.
Era stato accertato inoltre che lo stesso gestore della struttura ricettiva aveva omesso, fin dal 2021, di segnalare le generalità degli ospiti alla Questura territorialmente competente, come previsto dalla Legge e pertanto veniva denunciato per detto reato ed avviati accertamenti anche di natura fiscale sulla gestione della struttura ricettizia.
L’attività effettuata ha rappresentato un valido riscontro nella misurazione dell’efficacia della cooperazione internazionale nell’azione di contrasto alle varie forme di accumulazione illecita di ricchezza velocizzando l’esecuzione transfrontaliera dei provvedimenti di congelamento e confisca. Lo sviluppo di sinergie operative del Corpo con le altre Autorità interessate dell’intero sistema di prevenzione antiriciclaggio consente un’azione tempestiva a tutela dell’integrità del sistema economico-finanziario.
Ancora una volta si è dimostrato che il monitoraggio dei flussi finanziari è il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo e contrastando forme di riciclaggio in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza.