Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
A poche settimane dall'arresto di un medico di base e di un intermediario e al sequestro di numerosi green pass falsi rilasciati a seguito, questo il capo di imputazione, di una falsa attestazione di somministrazione di vaccino a 67 soggetti (anch’essi ritenuti responsabili in concorso col medico per i reati di falso e altro), nuovamente, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, unitamente ai militari della locale Compagnia, hanno portato a termine un’altra indagine in ambito sanitario, denominata “Green Pack 2”, anch’essa coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli.
Questa mattina i carabinieri hanno arrestato un farmacista titolare di una farmacia in un comune del Piceno, per il reato di falsità ideologica continuata ed in concorso con altri 17 soggetti a cui viene contestata la medesima fattispecie criminosa. Sono stati raccolti importanti elementi per ritenere che costui provvedeva a fornire, su richiesta, esiti di tamponi antigenici rapidi di “negatività” e, in alcuni casi, di “positività”, per prestazioni sanitarie in realtà mai eseguite. Le presunte condotte illecite vengono contestate parimenti anche alle sue collaboratrici che lo coadiuvavano negli inserimenti e a coloro che usufruivano del tampone finto per ottenere i benefici del Green Pass, tra cui anche un noto professionista ascolano che opera sempre in ambito sanitario.