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Come aveva voluto condividere via social il drammatico appello per la scomparsa del figlio 15enne, così lunedì la famiglia del ragazzo ha voluto che tutti venissero a sapere della buona notizia del ritrovamento: «Gabriele è a casa, grazie veramente a tutti, il vostro aiuto è stato preziosissimo». Un ringraziamento rivolto a tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche, in primis la polizia che ha passato al setaccio tutte le zone sensibili dove il 15enne era stato avvistato, poi le migliaia di utenti anonimi che attraverso le piattaforme hanno rilanciato la richiesta di aiuto.
L’appello della famiglia di Gabriele, di Cattolica, era stato postato nel pomeriggio di domenica dopo l’improvvisa e inspiegabile scomparsa da casa del figlio. Stando al racconto del padre, il figlio aveva trascorso la serata a Pesaro per poi rientrare a casa intorno a mezzanotte. Aveva parlato con i genitori poi era andato a dormire. Ma l’indomani quando erano andati a svegliarlo il figlio non era in camera. Avevano trovato solo un laconico biglietto: “Tornerò il 12 giugno, alle 6”. Comprensibile la disperazione dei genitori anche perchè con sè il figlio non aveva portato nè cellulare, nè documenti, nè portafoglio. Questo accadeva domenica mattina alle 8. Subito dopo il padre si era recato dai carabinieri di Cattolica per sporgere formale denuncia e nel frattempo erano iniziate le ricerche.
Ricerche che hanno coinvolto le forze dell’ordine, i familiari, gli amici e una miriadi di utenti sconosciuti che avevano preso a cuore la sparizione di Gabriele dopo l’appello su Facebook del papà. E qui entra in gioco anche la prontezza della polizia di Pesaro. Per tutta la giornata di domenica le pattuglie della squadra volante non hanno fatto altro che vagliare le segnalazioni che giungevano sugli avvistamenti del ragazzo concentrati su Pesaro. La svolta è avvenuta subito dopo la mezzanotte quando la pattuglia del turno notturno aveva avuto ulteriori notizie che facevano convergere le ricerche nella zona della stazione. E il fiuto investigativo ha trovato conferme nemmeno mezz’ora dopo quando i poliziotti in servizio hanno rintracciato il ragazzo.
Gabriele è stato ritrovato seduto su una panchina della stazione, al binario due. Era spaventato, intimorito, ma in buone condizioni fisiche. Aveva passato la giornata tra Fano e Pesaro ed aveva fame. Gli agenti hanno immediatamente allertato i familiari che nel frattempo avevano raggiunto Pesaro alla ricerca del figlio e poco dopo, in Questura, dove è stato anche rifocillato.