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In due interventi distinti, durante lo scorso fine settimana, i militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona hanno sequestrato 10mila ricci di mare pescati illegalmente lungo il litorale a sud del capoluogo.
Oltre all'attività di pattugliamento per contrastare possibili traffici illeciti via mare, continua dunque incessante l'azione a tutela del patrimonio ittico svolta dalle Fiamme gialle del Roa.
L'operazione rientra tra i servizi della componente navale della Guardia di Finanza in qualità di polizia del mare: è iniziata nel pomeriggio di venerdì scorso ed è terminata all'alba di domenica.
L'attività di controllo si è concentrata nel tratto di costa a sud della provincia di Ancona ed ha visto l'impiego sia di pattuglie a terra che di unità navali. Durante il primo intervento, l'azione posta in essere dai finanzieri ha impedito l'ennesima battuta di pesca illegale di ricci di mare posta in essere da tre pescatori, sorpresi, lungo la scogliera a ridosso del Parco del Cardeto di Ancona, mentre si accingevano a far rientro a riva con circa 3.500 ricci di mare. Ai sub sono state sequestrate, oltre al prodotto ittico, le attrezzature utilizzate per l'immersione e quelle per la pesca; inoltre sono state comminate sanzioni amministrative per 6mila euro. Nel prosieguo dell'attività, sempre lungo il litorale, in località Portonovo di Ancona, i finanzieri hanno rinvenuto sei ceste contenenti complessivamente 6.500 ricci di mare occultate tra la vegetazione dell'adiacente pineta.
L'intero quantitativo del pescato sequestrato, ancora vitale e in buono stato di conservazione è stato poi rimesso in mare per consentire la ripopolazione delle colonie ittiche.
L'attività svolta dal Roa contro la pesca illegale, ha portato negli ultimi mesi al sequestro di oltre 26mila esemplari ricci di mare ed alla verbalizzazione di dieci soggetti, con oltre 20mila di sanzioni pecuniarie.