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Revocati gli arresti domiciliari ad Alessandro Giordano, il poliziotto 40enne che all'alba del 21 gennaio scorso sparò due colpi di pistola, in via Flavia, ad Ancona, ferendo ad una gamba un 21enne, mentre era libero dal servizio.
Poche ore prima l'agente, in servizio presso il Commissariato di Civitanova Marche, aveva avuto un diverbio in una discoteca con il giovane e i suoi amici.
Il poliziotto aveva dato appuntamento al gruppetto sotto casa sua per un chiarimento. Ma lì è avvenuta una colluttazione, finita a colpi di pistola. Giordano era stato posto agli arresti domiciliari. Ora torna libero. Il gip di Ancona Carlo Masini ha accolto l'istanza degli avvocati Marco Chiarugi e Paolo Campanati, difensori del poliziotto, che ne chiedevano la liberazione, anche alla luce della derubricazione del reato di cui è accusato. Non più tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dall'uso dell'arma, ma solo lesioni aggravate.
Il cambio di imputazione è stato deciso dal pm Marco Pucilli alla luce degli esiti di due perizie, una balistica e l'altra medico legale. Entrambe sarebbero a favore di Giordano, che avrebbe mirato alle gambe, quindi non per uccidere, e ad una distanza ravvicinata, quasi per difendersi. Il pm ha chiesto il giudizio immediato per il poliziotto. Giordano era ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Il provvedimento di scarcerazione, arrivato oggi, è immediatamente esecutivo.