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Un giovane di 20 anni ha compiuto un gesto estremo, lanciandosi da un’altezza di circa otto metri. Nonostante i tentativi di soccorso, il ragazzo è deceduto nel pomeriggio di ieri, poche ore dopo essere stato trasportato all’ospedale di Macerata.
Nel primo pomeriggio, il giovane, studente universitario originario della Puglia, si trovava in casa con i familiari in un appartamento situato al terzo piano di corso Cairoli, una delle principali vie d’accesso alla città. Dopo aver pranzato in famiglia in quella che sembrava una normale domenica, si è allontanato senza dare nell’occhio, si è avvicinato a una finestra e si è lasciato cadere nel vuoto. L’impatto, avvenuto intorno alle 14:30, è stato devastante.
Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. Un’ambulanza del 118 è giunta rapidamente sul posto, trasportando il ragazzo in condizioni critiche all’ospedale. Nonostante gli sforzi dei medici, il suo cuore ha smesso di battere poco dopo le 16, lasciando la famiglia nella disperazione.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche gli agenti di polizia per chiarire le circostanze dell’accaduto. Il magistrato di turno, Rosanna Buccini, informato del tragico evento, ha deciso di non disporre l’autopsia, ritenendo sufficienti gli elementi raccolti per comprendere la dinamica dei fatti. La salma è stata riconsegnata ai familiari, che potranno ora organizzare i funerali per dare l’ultimo saluto al ragazzo.
Il giovane si era trasferito a Macerata per proseguire gli studi universitari, ma, secondo quanto emerso, pare che in passato avesse mostrato segni di sofferenza interiore. La sua famiglia, sempre presente e amorevole, aveva cercato di sostenerlo in ogni modo possibile, creando attorno a lui un ambiente protettivo. Purtroppo, però, questo non è bastato a impedire il tragico epilogo.