CRONACA
Marche - Trovate ossa umane in un casolare: sono i resti di Andreea Rabciuc
20 Gennaio 2024

Non un cadavere in decomposizione, ma ossa umane all'interno di un casolare abbandonato a Montecarotto: la svolta alle indagini sulla scomparsa di Andreea Rabciuc si è avuta nel pomeriggio di oggi (20 gennaio 2024) quando gli inquirenti hanno effettuato un sopralluogo all'interno dello stabile ed hanno rinvenuto i resti. Resti che - sono certi - appartengono alla ragazza di 27 anni scomparsa nello Jesino dal lontano marzo 2022.

 

 

 

Le tracce di Andreea si perdono nella notte tra l'11 ed il 12 marzo di due anni fa quando, dopo una lite con il fidanzato, si era allontanata da una festa in una roulotte sulla Montecarottese insieme a due amici (Aurora e Francesco) e il suo fidanzato, Simone Gresti, unico indagato per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti. Al momento della scomparsa indossava un giubbotto bianco, una felpa grigia con la stampa di Tom&Jerry sul davanti e la stessa stampa anche sui jeans, un paio di scarponcini neri. Con sé aveva uno zainetto verde fluo.  E quello che resta del cadavere della sfortunata ragazza è stato ritrovato in un casolare a poche centinaia di metri dal luogo dove era stata vista per l'ultima volta.

Un casolare tra l'altro già controllato palmo a palmo dalle forze dell'ordine, senza mai trovare nulla.

 

Il sospetto, tutto da verificare ovviamente, è che qualcuno abbia portato lì il corpo di Andreaa successivamente ai sopralluoghi effettuati. Ma per mesi le squadre di ricerca hanno ispezionando i campi, scandagliando in anfratti e casolari dismessi. E hanno controllato i pozzi e i laghetti della zona al confine con Maiolati Spontini, Castelplanio e Poggio San Marcello. La zona è molto estesa, contraddistinta da fitta vegetazione, boschetti e persino bacini d’acqua.  Il sospetto, tutto da verificare ovviamente, è che qualcuno abbia portato lì il corpo di Andreaa successivamente ai sopralluoghi effettuati. Ma per mesi le squadre di ricerca hanno ispezionando i campi, scandagliando in anfratti e casolari dismessi. E hanno controllato i pozzi e i laghetti della zona al confine con Maiolati Spontini, Castelplanio e Poggio San Marcello. La zona è molto estesa, contraddistinta da fitta vegetazione, boschetti e persino bacini d’acqua.

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