CRONACA
Marche - Un "caso Suarez" a Civitanova: le danno l'attestato di lingua italiana, ma quando c'erano le lezioni lei stava in Cina
25 Marzo 2022

Aveva conseguito l'attestato di superamento dell'esame di lingua italiana, ma nei giorni del corso si trovava in Cina. Il trucchetto è stato però scoperto e tre persone sono state indagate: una dirigente scolastica, una docente e una donna di etnia cinese.

 

A seguito di una denuncia pervenuta al comando Carabinieri di Civitanova Marche, avente ad oggetto la presenza di una lavoratrice irregolare presso un attività commerciale della provincia, i militari del nucleo ispettorato del lavoro di Macerata hanno svolto degli accertamenti.

Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno constatato che una cittadina di etnia cinese era stata assunta con un contratto part-time in qualità di addetta alle pulizie all’interno di un ristorante italiano di Civitanova Marche, ma di fatto la stessa veniva impiegata, quotidianamente, alle dipendenze di una parrucchieria di proprietà di una donna (anche lei cinese), sita nello stesso comune rivierasco.

 

I militari, dagli approfondimenti effettuati sul possesso della documentazione attestante la permanenza sul territorio italiano da parte della cittadina cinese, hanno accertato che la stessa, per l’ottenimento della carta di soggiorno illimitata, aveva esibito, presso l’ufficio immigrazione della Questura di Macerata, un attestato di frequenza ad un corso di conoscenza di lingua italiana “l2” rilasciato da un istituto scolastico della provincia.

 

Convocata la cittadina cinese dai militari del Nil, all’atto della compilazione della modulistica prevista da compilare per le norme covid-19, i Carabinieri hanno notato che l’indagata non era in grado di leggere e compilare in italiano (anche le proprie generalità) sullo stesso modulo, il quale le risultava del tutto incomprensibile.

In ragione dei fatti emersi, l’autorità giudiziaria ha effettuato una perquisizione all’interno dell’istituto scolastico che aveva rilasciato gli attestati. Nel corso del controllo, i militari hanno sequestrato della documentazione utile a ricostruire i fatti e hanno accertato che la cittadina cinese, durante la prima parte del corso di lingua italiana, contrariamente a quanto indicato e certificato nei registri di frequenza da parte della docente e dirigente scolastica, era risultata assente.

Da quanto è emerso dalle indagini, la donna si trovava addirittura nel proprio paese di origine. Tale falsa attestazione è risultata essere di particolare gravità, considerato che la frequenza al corso è condizione indispensabile per il conseguimento del titolo, certificato necessario che costituisce documento indispensabile da consegnare al competente ufficio immigrazione per il rilascio del permesso di soggiorno illimitato.

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