CRONACA
Tredicenne rapinato del borsello, minorenne denunciato: "Zitto o ti facciamo sparire"
27 Febbraio 2022

Una banda di ragazzini ha rapinato un tredicenne per poi intimargli: "Non dire niente a nessuno, ti facciamo sparire e picchiamo tuo fratello". E' accaduto ieri sera, attorno alle 23, lungo via Trento e Trieste di Seveso (Monza Brianza) quando una decina di ragazzi ha approcciato in gruppo cinque 13enni. Uno di essi, un 17enne di Cinisello Balsamo, di origini egiziane, ha puntato uno dei 13enni con l'intento di portargli via il borsello Louis Vuitton che teneva a tracolla. Il 17enne, forte del gruppo, dopo vari tentativi di strapparglielo di dosso, con ripetute minacce lo ha costretto infine a consegnarglielo e poi ha aggiunto ''…e non dire niente a nessuno, ti facciamo sparire e picchiamo tuo fratello''. Poi, insieme al gruppo, si è allontanato a piedi lungo le vie limitrofe. Il 13enne si è subito rivolto ai carabinieri che, giunti sul posto con varie pattuglie, raccolta la testimonianza della vittima, hanno avviato un'immediata battuta di ricerche. 

 

Poco dopo, passando nei pressi del vicino scalo ferroviario di Seveso-Baruccana, i militari del radiomobile di Seregno hanno notato un gruppo di ragazzi che stava entrando in stazione per prendere il primo treno utile per allontanarsi. Tra questi ne spiccava uno corrispondente proprio alla descrizione data dalla vittima: moncler nero, borsone sportivo e capelli ricci con rasatura sui lati. Alla vista dei militari il 17enne, facendosi spalleggiare dal gruppo, senza alcun motivo, si è rivolto ai militari dicendo ''non siamo stati noi, noi non c'entriamo nulla''. E proprio quelle affermazioni hanno indotto i militari dell'Arma ad approfondire e verificare la posizione del ragazzo che, dopo essersi contraddetto nei propri racconti, ha ammesso di essere il responsabile della rapina ma di non essere più in possesso del borsello, ceduto a un altro coetaneo - in fase di identificazione- che era già riuscito ad allontanarsi. Il 17enne, incensurato, al termine degli accertamenti, è stato denunciato alla procura per i minorenni di Milano e riaffidato ai propri genitori.

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