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Venerdì 19 e sabato 20 maggio, al Bar Teatro di Villa Potenza, l'Electric Guitarlands ha scosso la notte con la potenza della chitarra elettrica. Chitarristi straordinari hanno fatto tremare le anime con le loro performance rock. Il pubblico, rapito dall'anima ribelle del rock, si è unito agli artisti formando un'unica entità che vibrava all'unisono con le corde delle chitarre elettriche. Sono state due serate musicali straordinarie che hanno visto esibirsi quattro dei migliori chitarristi del mondo: Andy Martongelli, Gus G., Rowan Robertson e Michael Angelo Batio. Inoltre, il chitarrista romano Andrea Basili ha vinto il contest.
«È una bella soddisfazione aver ospitato la finale dell’Electric Guitarlands – dichiarano all’unisono Cinzia, Elena ed Eliseo le anime che hanno inventato questo spazio rock a Villa Potenza di Macerata – chiudere il cerchio di un tour di 25 date che ha solcato l’Europa. È stato un regalo per chi ama la musica dal vivo e dopo artisti di grande qualità abbiamo avuto il piacere di ospitare nel nostro teatro degli ospiti internazionali che riempono i palazzetti in tutt’Europa».
L'Electric Guitarlands Tour, alla sua prima edizione, è un concerto tributo alla chitarra rock e contemporaneamente un contest chitarristico. L'idea è stata concepita da Stefano Luciani, un organizzatore di concerti di origini romane con base nelle Marche, a Ripatransone. Il tour, di 25 tappe, ha solcato tutta l’Europa, inclusi paesi come Grecia, Cipro, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Belgio, Austria e ovviamente l'Italia. Il tour ha coinvolto chitarristi famosi e apprezzati in tutto il mondo, come Gus G. (nome d'arte di Kostas Karamitroudis, chitarrista heavy metal greco che ha suonato con Ozzy Osbourne), Michael Angelo Batio (attuale chitarrista dei Manowar, che ha recentemente compiuto un tour nei palazzi dello sport in mezza Europa), Rowan Robertson (noto principalmente per il suo lavoro come chitarrista nella band del leggendario cantante heavy metal Ronnie James Dio) e Andrea "Andy" Martongelli, virtuoso chitarrista italiano.
«È stata un'esperienza meravigliosa - sottolineano gli organizzatori Stefano, Roman e Silvio Luciano -che ho condiviso con compagni di viaggio fantastici. L'Electric Guitarlands è un bellissimo progetto che ha avuto un ottimo inizio. Abbiamo ricevuto un caloroso supporto dagli artisti e desidero ringraziare anche gli sponsor, molti dei quali sono marchigiani. C'è stata una grande partecipazione in tutta Europa. Questa è solo la prima edizione e speriamo che ce ne saranno molte altre in futuro».
Sabato 20 maggio, la serata finale è iniziata con il contest e quindi l'esibizione degli otto chitarristi (quattro italiani e quattro stranieri) che si erano qualificati per la finale: Erwin Nuytemans (Belgio), Valerio De Rosa (Italia), Konstantinos Syme (Germania), Lorenzo Pulella (Italia), Martin Bilek (Repubblica Ceca), Riccardo Piras (Italia), Neven Scuri (Croazia) e Andrea Basili (Italia).
Successivamente, si è esibito il gruppo Black Banjo, una band marchigiana nota nell'ambiente rock e blues, che ha suonato anche al Pistoia Blues lo scorso anno. La band è composta da quattro musicisti di grande esperienza: Alessandro Alessandrini, songwriter, chitarrista e cantante, Francesco Caporaletti al basso, Archelao Macrillò alla batteria e Massimo Saccutelli alle tastiere.
Più tardi sono saliti sul palco i Bad As (una band del Trevigiano), che crea un magnifico crossover di generi che include metal e prog, prendendo influenza da leggende come Metallica, Megadeth, Whitesnake e Ronnie James Dio. Con poco più di un anno di attività come Bad As, i membri stessi sono famosi in tutto il mondo.
Poi è arrivato Rowan Robertson un musicista britannico nato il 22 novembre 1971 a Cambridge, in Inghilterra. È conosciuto principalmente per il suo lavoro come chitarrista nella band heavy metal americana di Ronnie James Dio. Dopo Robertson ha proseguito la sua carriera musicale collaborando con diversi artisti e partecipando a importanti progetti musicali.
E quindi è stata la volta dell’eccentrico quanto incredibile Michael Angelo Batio, chitarrista heavy metal statunitense. La rivista Guitar One lo ha votato nel 2003 il più veloce shredder (chitarrista dotato di notevole tecnica e velocità) di tutti i tempi, definendolo un capriccio della natura; più che un uomo, una macchina. Batio ha iniziato a suonare la chitarra a dieci anni. È l'inventore della quad guitar, e anche di alcuni sistemi elettronici per attenuare i disturbi in uscita dalla chitarra, ottenendo legati e tapping molto precisi. Batio è stato uno dei primi chitarristi in grado di suonare in legato anche con impugnatura sopra il manico e ha anche suonato chitarre a 29 tasti. Ha fatto parte della band di Jim Gillette, in seguito diventati i Nitro, dal 1987 al 1992.
A questo punto la giuria, composta da Gus G., Michael Angelo Batio, Rowan Robertson, Andrea “Andy” Martongelli e altri personaggi del mondo della musica, ha svelato il nome del vincitore del contest: il romano e giovane Andrea Basili. Una scelta che concorda con le aspettative del pubblico. Il neocampione quindi sale di nuovo sul palco e suona insieme a Michael Angelo Batio, Rowan Robertson per la jam session finale.