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Nell’elegante cornice del teatro Vaccaj la straordinaria Karima ha concluso in grande stile con uno splendido concerto la seconda edizione di “Borghi in Jazz”, festival organizzato dall’associazione Tolentino Jazz che ha riscosso grande successo e partecipazione in ognuna delle sue sette tappe in cartellone. Stella di prima grandezza, la cantante livornese ha presentato il suo ultimo disco “No Filter” entusiasmando letteralmente il foltissimo pubblico presente con un live davvero emozionante.
La performance è stata aperta da “Walk on the Wild Side” di Lou Reed, brano a cui Karima ha saputo dare un tocco davvero speciale, valicando il confine della semplice cover, grazie anche agli arrangiamenti che gli hanno regalato una nuova ed interessante veste. Dopo “Feel like Making Love”, successo di Roberta Flack, sul palco del Vaccaj è salita a sorpresa anche la piccola Frida, figlia della cantante, di soli 8 anni, che si è esibita con la madre in un delizioso duetto in “Come Together” dei Beatles. La presenza di musicisti di altissimo livello come Alessandro Lanzoni al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Andrea Beninati alla batteria ha notevolmente arricchito il concerto, fornendo alla cantante la giusta dimensione per mettere in evidenza le sue notevoli doti e realizzando una perfetta intesa musicale sotto il punto di vista sia stilistico, che dinamico e timbrico. Sound e armonie di matrice jazz hanno colorato molti dei brani eseguiti, impreziositi dalle magistrali improvvisazioni dei tre eccellenti strumentisti e dagli arrangiamenti originali di Piero Frassi, insieme a loro ha brillato la voce black unica di Karima, tecnicamente perfetta, quanto profondamente espressiva; l’artista con le sue spiccate capacità interpretative ha conferito una particolare luce alle canzoni scelte per il suo nuovo album facendole brillare con la sua personale visione musicale, tanto autentica e diretta, quanto pregevole e raffinata. Non poteva mancare l’omaggio a Burt Bacharach, con la quale la cantante ha avuto l’onore di lavorare ed esibirsi agli inizi della sua carriera. I sempreverdi “I Say a Little Prayer for You” e “Walk on By” hanno visto simpaticamente coinvolto il caloroso pubblico nel cantare il ritornello del primo e nell’accompagnare con il battimani il secondo, eseguito in un fantastico duetto con il contrabbassista Gabriele Evangelista, il tutto all’insegna di un grande coinvolgimento e di una magica atmosfera in sala.
L’incantesimo si è ripetuto anche nei momenti più intimi e suggestivi della serata con l’intensa “The Scientist” dei Coldplay, “Don't Let Me Be Lonely Tonight” di James Taylor e con “Love of My Life”, scritta da Freddie Mercury per la sua Mary Austin, realizzata con il delicato accompagnamento al pianoforte di Alessandro Lanzoni in un clima di struggente poesia che ha lasciato il segno per la sua profondità espressiva. Altre gemme presenti in “No Filter”, prodotto discografico di grande qualità, che hanno trovato spazio nello spettacolo sono state “ Blackbird” dei Beatles e “Wrapped Around Your Finger” dei Police. All’insegna di grinta, carisma, sensibilità e sincero calore umano, l’evento live si è concluso con “Man in the Mirror” di Michael Jackson; dopo l’entusiastica acclamazione finale del pubblico è arrivato anche un magnifico bis, “ Lately” di Stevie Wonder.
(tutte le foto sono di Paolo Biancofiore)
(foto credits Paolo Biancofiore)
(foto credits Paolo Biancofiore)