ECONOMIA
Bolkestein, i bagnini del Conero pronti alla battaglia
18 Febbraio 2022

I gestori degli stabilimenti balneari di Numana e Sirolo, le 'perle' della Riviera del Conero, pronti a dare battaglia all'ipotesi di azzerare le concessioni, tra un paio di anni, avanzata dal governo nei giorni scorsi.

"Ci difenderemo fronteggiando le possibili aste, facendo capire sul territorio l'importanza della gestione del territorio stesso da parte di chi l'ha costruito e ci vive", dicono il presidente Luca Paolillo, il vice Federico Gigli e la consigliera Maria Grazia Tiffi dell'Associazione Bagnini Riviera del Conero. 

 "Dopo anni di sacrifici e investimenti non è pensabile che oggi possa arrivare qualcuno e prendersi tutto a pappa pronta", aggiunge Paolillo. Che individua la durata minima di una concessione in "20-30 anni, solo così si può immaginare di avere un ritorno sull'investimento fatto".
    Dalla parte dei balneari di questo splendido tratto di mare marchigiano, che conta 42 stabilimenti tutti a gestione familiare, si sono schierati i sindaci delle due città, che promettono di "attivarsi a tutti i livelli affinché il governo riveda la sua posizione", dice Filippo Moschella, primo cittadino di Sirolo, che parla di "disattenzione verso i nostri gestori, i veri custodi delle nostre spiagge". Il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini, fa notare che "altri Paesi, come ad esempio la Spagna, hanno già risolto da tempo il problema delle concessioni demaniali e non sono stati toccati dalla direttiva Bolkestein. Si dice che è l'Europa a chiedercelo, ma noi siamo l'Europa e quindi da europeo vorrei stare ai tavoli di trattativa dell'Ue e non subire passivamente". 

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