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Essere "la migliore filiera in Europa per il benessere di persone e animali" è l'ambizioso obiettivo al quale punta Fileni, primo produttore italiano ed europeo di carni avicole da allevamento biologico e terzo player nel settore avicunicolo nazionale.
Il Gruppo con sede a Cingoli (Macerata) a gennaio 2022 ha ottenuto la certificazione B Corp, il 'bollino' riconosciuto alle aziende che a livello mondiale si distinguono per l'adozione dei più alti standard di performance ambientali e sociali.
Nel mondo se ne contano oltre 4.000 (più di 120 solo in Italia), ma Fileni è il primo produttore di carne ad aver ricevuto il riconoscimento, rilasciato dall'ente no profit statunitense B Lab. Il percorso sostenibile dell'azienda marchigiana - fondata nel 1970 da Giovanni Fileni e che oggi può contare su 500 milioni di fatturato, 1800 dipendenti e circa 300 allevamenti - è stato raccontato durante l'evento 'Scegliamo di difendere il futuro' organizzato alla Fondazione Feltrinelli di Milano.
"Nella definizione delle nostre purpose, abbiamo portato alla luce una linea che passa dalla sostenibilità, dall'economica circolare e arriva naturalmente a un terzo concept ancor più evoluto: quello di 'rigenerazione', intesa come la capacità di generare più valore economico, sociale e ambientale di quello utilizzato per produrre", ha spiegato Massimo Fileni, vice presidente del Gruppo insieme alla sorella Roberta. "Siamo diventati una B Corp, la prima nell'industria della carne - ha aggiunto Roberta Fileni -, perché sentiamo l'urgenza di agire e operare avendo un impatto positivo sull'ambiente e sulla società".
Tra i nuovi impegni di Fileni per il futuro, l'obiettivo di estendere la propria carbon neutrality - già raggiunta a livello aziendale - sull'intera filiera entro il 2040, aderendo al comunità The Climate Pledge, oltre a rispettare i migliori standard di benessere animale nell'allevamento dei polli da carne, seguendo - prima azienda italiana - i criteri Ecc (European Chicken Committement).