ECONOMIA
Marche, vertenza Caterpillar: interesse della Imr, vicini ad un accordo
21 Febbraio 2022

E' la Imr automotive industries di Carate Brianza l'azienda interessata a subentrare nello stabilimento di Jesi alla multinazionale Caterpillar, con cui è stato raggiunto un accordo di massima che dovrà essere definito nei prossimi giorni.

E' quanto emerso al tavolo tenutosi oggi al Ministero dello sviluppo economico - riferisce il una nota il Dicastero - , in cui vertici della Caterpillar hanno comunicato l'intenzione di procedere con una sospensione temporanea di 15 giorni della procedura di licenziamento, in scadenza mercoledì 23 febbraio, al fine di favorire la definizione dell'operazione e il conseguente avvio di un percorso di reindustrializzazione che tuteli i lavoratori.

 

All'incontro, presieduto dal coordinatore della Struttura per le crisi d'impresa Luca Annibaletti, hanno preso parte il Ministero del Lavoro, la Regione Marche, gli enti locali, l'amministratore delegato di Caterpillar, i rappresentanti di Imr, Confindustria locale e i sindacati. La Struttura per le crisi d'impresa del Mise in sinergia con il Ministero del Lavoro aggiornerà il tavolo di confronto tra le parti, mettendo a disposizione tutti gli strumenti per tutelare i lavoratori del sito produttivo marchigiano.
    "Finalmente dopo mesi di lotta per impedire la chiusura e i licenziamenti dei lavoratori di Caterpillar, oggi è sicuramente una giornata positiva". Commentano il segretario nazionale Fim-Cisl Ferdinando Uliano e il responsabile nazionale settore auto Fim-Cisl Stefano Boschini. "L'azienda ha comunicato che è stata valutata come interessante la proposta della Imr - annunciano Mirco Rota (Fiom-Cgil nazionale) e Tiziano Beldomenico (segretario generale Fiom-Cgil Marche)- che ha intenzione di assumere tutti i 189 lavoratori". "La Imr ha 2.600 dipendenti, di cui 1.500 Italia, è un'azienda che è già intervenuta in altre operazioni di reindustrializzazione. Nel frattempo è stata accolta la nostra richiesta di prorogare la scadenza della procedura di licenziamento collettivo per 15 giorni.
    "È un risultato straordinario per i lavoratori innanzitutto, - osserva il sindaco di Jesi, Massimo Bacci - ma certamente anche per la comunità tutta. Ora avanti con la massima fiducia".

 

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