ECONOMIA
Marche - Viabilità, turismo, Bolkenstein: parla Fausto Calabresi, presidente della Confcommercio Picena
10 Febbraio 2024

Tante problematiche, tanti temi da affrontare, tante sfide per il futuro. Ne abbiamo parlato con il presidente provinciale della Confcommercio di Ascoli Piceno, dott.Fausto Calabresi.

 

 

Si è riacceso ultimamente il dibattito sulla trattata ferroviaria diretta tra Ascoli, San Benedetto e l’aeroporto di Ancona, lei cosa ne pensa?

Secondo me è una grossa opportunità, il fatto è che, questa tratta, sarebbe uno dei tanti servizi di cui il nostro territorio avrebbe bisogno. Le Marche sono uno dei territori più difficile da raggiungere, questo è un dato di fatto. Prendiamo in esame l’A14, autostrada che collega direttamente la nostra regione con le altre ma che, purtroppo, da sola, non riesce a soddisfare interamente la viabilità nel nostro territorio, ecco perché penso che andrebbe attenzionata, nella sua generalità, tutta la nostra viabilità. Ricordo che il turismo è fatto di concorrenza e che, se il turista dovesse riscontrare difficoltà a raggiungere il nostro territorio, tranquillamente potrebbe scegliere altre località da visitare.

In questo discorso l’aeroporto di Ancona va implementato per consentire nuove tratte per i turisti che vengono dall’estero così da far conoscere le Marche. Dovremmo anche investire nella pubblicità nelle nazioni straniere, come ha fatto per esempio Confcommercio che ha instituito hub turistici in Repubblica Ceca, portando i cittadini cechi nel nostro territorio.

Le istituzioni accolgono le vostre richieste ed istanze?

“Si, le istituzioni ci ascoltano, esiste un organismo fondamentale che si chiama “Osservatorio Regionale”, lì bisogna stare attenti ai dati che emergono in quanto lì si può vedere da dove provengono i turisti e, fatta un’analisi attenta, andrebbero fatte azioni di promozione proprio in quelle nazioni da dove provengono la maggior parte dei turisti. Noi come Confcommercio possiamo essere il braccio per politiche in campo provinciale e regionale e possiamo dare una mano, senza dubbio, alle istituzioni.

La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia hanno recato problemi al turismo nel nostro territorio?

“Le sanzioni alla Russia e la guerra sicuramente ci hanno penalizzato anche perché l’aeroporto di Ancona era l’hub principale con i paesi dell’Est. Il fatto che ci sia stata questa guerra, ovviamente, ha penalizzato le presenze nel nostro territorio di quei paesi coinvolti nel conflitto.”

La ferrovia dei due mari, la ritiene un’infrastruttura necessaria per le Marche?

“Noi siamo stati i primi firmatari per portare avanti il progetto del tratto ferroviario tra i due mari. Noi ad oggi non abbiamo sbocchi particolari e sicuramente la ferrovia dei due mari sarebbe un’ottima infrastruttura, non solo per noi ma anche per tutte le zone terremotate nell’entroterra. Siamo consapevoli che sia un’infrastruttura molto costosa e che ci voglia del tempo, ma va fatto il primo passo per arrivare a fine percorso.

Sarebbe anche un ottimo risultato per il Patto verde Europeo (Green deal) e le esigenze dei territori verrebbero ben coperte.”

Cosa pensa dell’Ospedale di San Benedetto e delle sue criticità?

“L’ospedale è importante averlo funzionante. Il fatto è che d’estate raddoppiamo le cifre delle presenze nella città e si potrebbero presentare delle criticità. Penso che durante il periodo estivo andrebbero raddoppiati i fondi e le risorse umane, in particolare per la prima accoglienza.

Come vede i nostri concittadini che hanno trascorso le vacanze all’estero piuttosto che nel nostro territorio?

Questi nuovi paradisi turistici possono avere delle belle infrastrutture, ma ciò che conta è il capitale umano e per quello ci vuole del tempo per formarlo, si fa piano piano, curando e avendo la possibilità di portare avanti tanti giovani che saranno il futuro del nostro territorio. Le istituzioni devono pensare all’inclusività nella nostra Provincia, abbiamo bisogno di uno sviluppo urbanistico rispettoso delle specificità del territorio, caratterizzato da montagne, colline, spiagge e due riserve naturali, tutte medaglie delle quali ci possiamo fregiare. Bisogna promuoverle per farle conoscere a livello nazionale ed internazionale.

Come vede lei la possibilità di attuazione della direttiva Bolkestein?

La Bolkestein c’è e non possiamo non prenderla in considerazione, l’obiettivo è tutelare chi ha sviluppato queste attività con sudore e sacrificio. Quando usciranno i bandi, dovranno essere tutelati questi imprenditori ai quali non si possono dare quattro soldi dopo che hanno trascorso la propria vita donando a questo territorio un servizio di qualità.

Ciò che ci preoccupa è che lo Stato ancora non dice tra quanti anni ci saranno queste aste. I nostri imprenditori non sanno se possono investire sulle loro attività in questa situazione di incertezza.

Noi non vogliamo che ci siano queste aste, ma che ci siano le basi e le condizioni per consentire alle famiglie di poter investire sulle nostre strutture. Noi abbiamo vinto un ricorso alla sentenza del Consiglio di Stato dove dichiaravano che andavano messe subito all’asta nel 2023.

Stiamo vivendo anni difficilissimi e questo non aiuta. Va considerato anche l’indotto lavorativo di queste attività, solo a San Benedetto abbiamo 114 concessioni, con Grottammare e Cupra Marittima oltre 200. Pensate a quanti giovani lavorano in queste strutture e cosa succederebbe se l’imprenditore non investisse più sulla propria attività

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