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Il Presidente dell’Assemblea legislativa, Dino Latini, interviene sulla situazione venutasi a creare in relazione alla ricomposizione delle Commissioni consiliari dopo la verifica di metà mandato.
“Essere conseguenti agli impegni pubblici assunti - evidenzia - credo sia necessario per dare credibilità alle istituzioni e alla politica. E' quello che, a mio avviso, dal 19 aprile spetta fare al Consiglio Regionale e, in particolare, a ciascuno dei suoi componenti per attuare il Regolamento consiliare che stabilisce i contrappesi a garanzia della minoranza negli organi assembleari, Ufficio di Presidenza e Commissioni Consiliari”.
Latini prosegue facendo presente che “se alcuni ruoli spettano alle minoranze, quali i Vicepresidenti delle quattro Commissioni consiliari e se vi è stato un patto espresso in tal senso fra tutte le forze che siedono in Consiglio, credo che, pur nel massimo, totale e incondizionato rispetto del divieto del mandato imperativo, si debba essere tutti conseguenti nell'attuare di tale principio fatto norma regolamentare. Ciò al di là delle apparenze e delle formalità che non possono essere per sempre totalmente contrarie alla sostanza dei comportamenti pubblici reiterati e conclamati di ciascuno di noi consiglieri. Ne verrebbe meno il valore stesso della rappresentanza democratica, che pur libera di essere espressa con il cambio di schieramento di appartenenza politica, non può, a mio umile pensiero, arrivare a essere contemporaneamente espressione dell'una e della parte opposta. Ne risulterebbe in parte bloccato il funzionamento, o non esattamente corrispondente alla realtà dei fatti, del Consiglio Regionale e dei suoi organismi e con essi anche il completo dispiego democratico delle posizioni della maggioranza e delle minoranze”.
Aggiunge il Presidente: “Dico questo perchè dobbiamo superare l'impasse che da due mesi tiene sospesa l'attività delle Commissioni Consiliari non permettendo di attuare il Regolamento e il patto consacrato in aula consiliare. Alle minoranze spettano i ruoli di vicepresidenti delle predette Commissioni, senza infingimenti o formalismi di sorta, diversi dall'effettiva realtà. Se ci sono state interpretazioni difformi si correggano. Non si perda ulteriore tempo per la nomina dei Presidenti e Vicepresidenti delle Commissioni ancora non eletti. Ai cittadini apparirebbe astruso che il Consiglio regionale sia impegnato da due mesi a discutere di ciò che sotto gli occhi di tutti è evidente: chi è e fa maggioranza sta in maggioranza, chi è e fa minoranza sta in minoranza. Impieghiamo il tempo per discutere di Piano Socio sanitario, Urbanistica e delle altre proposte di legge presentate, con un impegno paritario e leale da parte di tutti i consiglieri regionali, perchè questo credo da sempre ci chiedono i marchigiani”
La conclusione di Latini: “Sarebbe un vulnus irreparabile che l'attuale minoranza non vedendosi garantire la sua rappresentanza nelle Commissioni, non partecipasse ai relativi lavori o fosse limitata delle sue prerogative, perchè a mio avviso, è impegno, anche della maggioranza, che ciò avvenga. Se tale vulnus dovesse rimanere oltre l'ultimo termine che si è stabilito per il completamento delle Commissioni consiliari, credo che ciascuno dovrebbe trarne le conseguenze. Io certamente”.