POLITICA
Marche - Il Pci provinciale di Macerata: "La sanità deve essere pubblica e gratuita per tutti"
29 Agosto 2023
Dal Partito Comunista Italiano, federazione provinciale di Macerata, riceviamo
 
L'attacco alla sanità pubblica ,in generale e nelle Marche è senza limiti. Nella nostra regione si potrebbe sintetizzare; Acquaroli ancora peggio di Ceriscioli.
 
 
 
 
Mentre si aumentano i finanziamenti alle cliniche private il dibattito si sposta in maniera ipocrita sulla costruzione dei nuovi ospedali a Pesaro a Macerata e Fermo mentre gli entroterra delle Marche sono stati espoliati di tutti gli OSPEDALI di polo che oltre a garantire la salute nei territori interni, costituivano un filtro verso gli ospedali di rete e di alta specialità. Nei poli ospedalieri (13) oltre alle funzioni tradizionali di ricovero veniva garantito il pronto soccorso almeno 12 ore e in molti casi si praticavano interventi chirurgici "minori" e programmati. Come pure è stato spazzato via il sistema riabilitativo pubblico, sia traumatico sia postoperatorio e privatizzato al 100%, sono stati chiusi 3 punti nascita Osimo, Fabriano e San Severino Marche.
Il Covid 19 ha evidenziato i risultati negativi della privatizzazione della sanità, quasi contestualmente alla chiusura degli ospedali pubblici si è fatto ricorso ai Cavalieri di Malta/Bertolaso per costruire una struttura privata nella ex "Fiera" di Civitanova Marche, oggi una cattedrale nel deserto pagata anche da fondi pubblici.
La manifestazione sindacale unitaria del 15 Luglio scorso, ad Ancona (alla quale il Pci ha aderito) è stata importantissima, ma se possiamo permetterciuna critica ai sindacati è stata tardiva perchè andava fatta anche durante la giunta Pd / Ceriscioli, che è stato il precursore dello smantellamento della sanità pubblica e sulla parola d'ordine: "Salviamo la Sanità regionale" dove mancava l'aggettivo
PUBBLICA.
 
 
Arrivati  a questo punto, le scelte governative e della Giunta di destra delle Marche, oltre alla carenza di strutture sociosanitarie, mettono in evidenza la scelta scentifica di smatellare il sistema pubblico con il ricorso alle cosidette cooperative a costi raddoppiati rispetto ad un piano nazionale pubblico di assunzioni per far fronte alla carenza di medici e infermieri. Il Pci Fed Mc denuncia questo fatto gravissimo che si configura come una truffa legalizzata ai danni della popolazione. Professionisti sanitari che sono in pensione, formano ripetiamo "cosiddette" cooperative  e tornano a lavorare nelle strutture, in modo tale il servizio sanitario pubblico( lo Stato) paga 2 volte! Non è un caso che non venga finanziato a dovere il sistema delle Università pubbliche con la conseguenza di una graduale trasformazione in "Fondazioni". con fondi privati.
La continua emergenza sanitaria, la carenza di medici: ormai non ci sono piu' nei comuni medio piccoli medici di Base, in comprensori di 16000 abitanti c'è un pediatra 2 giorni a settimana, tutto questo dimostra che la privatizzazione della sanità e più costosa con minore qualità e contrasta con la Costituzione italiana.
Siccome LA SALUTE NON E' UNA MERCE, il Pci ribadisce che la Sanità DEVE ESSERE PUBBLICA E GRATUITA PER TUTTI/E.
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