POLITICA
Marche - Il Ravera della discordia, Sclavi: "Tolentino non può spendere 70mila euro per un solo evento"
24 Aprile 2023

Da Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino, riceviamo

 

Cancellare senza motivo non è nel nostro stile, lattenzione alle spese fatte con i soldi dei cittadini si.

Non sindachiamo il prestigio del Premio Ravera, che siamo costretti a tirare di nuovo in ballo, dopo la scelta di questa Amministrazione di non continuare ad ospitarlo a Tolentino e dopo alcune polemiche ricevute dallesponente della precedente Amministrazione, che interviene ancora su questo evento, come se non conoscesse lo stato del bilancio comunale che ha lasciato.

 

 

 

Stiamo affrontando scelte difficili, in un periodo di forte incertezza e abbiamo deciso di non continuare a spendere più di 70 mila euro, perché con i costi accessori dovuti a incrementi vari e service era questa la cifra al netto degli incassi, per un solo evento.

Senza poi considerare che tra gli sponsor cera sempre limportante apporto della nostra azienda municipalizzata e quindi altri soldi dei contribuenti.

Un evento di prestigio ma racchiuso in una sola serata e che dopo molti anni abbiamo deciso di interrompere, legittimamente e con coerenza, avendo una visione diversa rispetto a chi ci ha preceduto.

Molte scelte del passato le riteniamo fortemente penalizzanti e le stiamo affrontando, lavorando a testa bassa e spiegandole ai cittadini di volta in volta, con la massima chiarezza.

 

Su tutti spicca larea container e i suoi costi elevatissimi (migliaia di euro al mese che gravano sulle casse comunali) e ingiustificati a così tanto tempo dal sisma e dalla fase emergenziale. Area container che come saprete è stata in gran parte chiusa grazie al lavoro dellassessorato di competenza e della maggioranza.

Non abbiamo la minima intenzione di dividere la città, infatti ci saranno eventi per tutte le tipologie di persone e gusti, eventi forse più modesti in questa fase ma che coinvolgeranno anche artisti e associazioni locali, diluiti in più serate che andranno dalla musica nazional popolare a quella di nicchia.

 

Stiamo lavorando, come più volte detto, per ottimizzare risorse e solo ciò ci permetterà di agire con forza e attuare le politiche con cui ci siamo presentati alla città. Nessuna cancellazione del passato quindi ma cambio di rotta, duro lavoro e progettazione della Tolentino che verrà.

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