POLITICA
Marche - Tolentino, centrodestra all'attacco: "La Giunta vuole esternalizzare anche gli asili"
21 Giugno 2023

Da Tolentino nel Cuore, Fratelli d’Italia, E’ viva Tolentino, Lega, Forza Italia e UDC riceviamo

 

Oltre ogni possibile aspettativa… Pensavamo che esternalizzassero le mense (e avevamo ragione!) e invece esternalizzano anche il servizio asili nido.

Il centro destra torna con forza a chiedere la non esternalizzazione dei servizi destinati all’infanzia.

 

 

 

Con determina 546 del 14/06/2023 l’amministrazione comunale, infatti, dopo aver accusato i consiglieri del centro destra di “qualunquismo politico” e di “strumentalizzare” i temi legati all’infanzia, dopo che l’assessore Giombetti ha definito le consigliere di Tolentino nel Cuore “ignobili” (solo perché chiedevano di non esternalizzare il servizio mensa), dopo che in consiglio comunale l’assessore Lucaroni, a proposito delle mense, ha dichiarato di non aver mai parlato di “esternalizzazione”  chiedendo di non giocare con le parole,  dopo che il consigliere Montemarani a nome di tutta la maggioranza emenda una mozione presentata dai consiglieri di Tolentino nel Cuore e Fratelli d’Italia dichiarando che avrebbero “evitato di esternalizzare il servizio mensa”, ora vanno anche oltre ogni nostro timore ed esternalizzano addirittura anche i servizi educativi comunali degli asili nido. Fanno peggio di quanto avremmo potuto immaginare!

La motivazione? Nella determina si parla semplicemente di “riorganizzazione” e di “sostenibilità” del servizio. Ci sembra che i cittadini meritino una risposta sicuramente più completa e credibile. Basta rifugiarsi ogni volta dietro il lato economico! Anche se nei documenti ufficiali non se ne parla, l’amministrazione sta giustificando questa scelta ai diretti interessati con una necessità di risparmiare. Quanto si potrà risparmiare se il costo del personale che è il costo più rilevante, continua, come è naturale che sia, ad essere a carico del comune? E perché si sceglie di risparmiare sui servizi essenziali, anziché meglio qualificarli ed implementarli? Sono altri gli ambiti in cui si può e si deve fare economia. Basta scaricare le difficoltà di gestione amministrativa sui lavoratori. I servizi educativi all’infanzia devono restare nell’ambito pubblico! Ricoprono un tema pedagogico-didattico troppo delicato per essere considerati come un puro aspetto economico-amministrativo, senza considerare che i programmi e i progetti consolidati nel tempo, offrono oramai ai bambini e alle famiglie garanzie qualitative elevate.

Questa determina, se ce n’era bisogno, certifica in maniera inconfutabile un fallimento dell’Amministrazione Sclavi che si è rivelata incapace di gestire in maniera adeguata i servizi destinati all’infanzia. Ha già esternalizzato il servizio mensa del N. Green; ha poi esternalizzato per alcuni mesi, anziché sostituire il personale assente per malattia, altri servizi mensa; ha accorpato l’asilo nido del cuore al N. Green chiudendo di fatto la sede in centro storico. Ora esternalizzano (o appaltano) tutto il servizio asili nido e aspettiamo (temiamo) l’esternalizzazione di tutto il servizio mensa. Dov’è dunque l’impegno di questa amministrazione nel garantire alle famiglie i servizi essenziali?  Come si pensa di favorire l’incremento della popolazione cittadina, contrastare il calo delle nascite se poi si penalizzano i servizi destinati ai più piccoli e alle loro famiglie? Investire nei servizi all’infanzia, significa investire nel futuro, partendo dalle necessità del presente.

Avevano garantito coinvolgimento e informazione sui temi importanti, al fine di portare avanti un dibattito sano, condiviso e positivo per la città, e invece, ogni volta, e proprio sui temi più importanti, escono con delibere o determine, evitando non solo il confronto con tutta la città, ma anche il confronto con le parti interessate: non c’è stato ad esempio, nessun coinvolgimento neanche del comitato degli asili nido, composto, tra gli altri, anche da noi consiglieri di minoranza e soprattutto dai rappresentanti dei genitori e degli insegnanti.

Chiediamo che l’Amministrazione possa tornare indietro dalle proprie decisioni e, con la massima trasparenza, attivi un confronto con la città. Siamo certi infatti che i genitori, ma tutti i cittadini stessi, non possano essere favorevoli ad un atto come questo che prevede che gli asili nido della città non siano più pubblici, nel senso che verranno comunque gestiti non dall’ente comunale ma da un privato. 30 anni di politica di tutti i colori per mantenere pubblico il servizio dei nidi e solo un anno di Massi – Sclavi per distruggerlo!

Dunque, GIÙ LE MANI NON SOLO DALLE MENSE, MA ANCHE DAGLI ASILI NIDO!

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