POLITICA
Marche - Tolentino, l'appello di Luconi: "Non facciamo andare la città incontro a uno stop che non può permettersi"
23 Giugno 2022

Perché votare Silvia Luconi al ballottaggio? A pochi giorni dall’appuntamento alle urne che decreterà il nuovo governo di Tolentino, la candidata del centrodestra mette in campo i motivi che, a suo avviso, dovrebbero essere valutati dagli elettori prima del voto.

 

«I cittadini dovrebbero votarci perchè, insieme alla mia coalizione, sono pronta a dare alla città un governo stabile. Perchè la mia lista, quella del candidato sindaco, è la lista che ha ottenuto più preferenze e, proporzionalmente, è seguita da tutte le altre liste, dando così una democrazia importante all’interno dell’esecutivo stesso. Siamo capaci di dare certezza, garanzia e consapevolezza al cittadino. Ci sarà - assicura - uno scambio continuo e costante di pensieri ed opinioni all’interno dell’esecutivo, senza che la bilancia penda troppo da una parte o dall’altra e senza che il Sindaco sia in mano al volere di una compagine politica soltanto la quale potrebbe essere realmente quella che decide quanto far rimanere in vita un’Amministrazione che si tiene solo ed esclusivamente per i voti di qualcuno.

 Tolentino ha iniziato un processo, che non va fermato».

 

La candidata si proietta, insieme alla città, verso il futuro e verso gli anni della ricostruzione e della crescita.

«L’amministrazione da me guidata, se i cittadini me ne vorranno dare la responsabilità, l’onore e l’opportunità, accompagnerà la comunità ad attraversare un momento di crisi profonda, momento la cui serenità è minata da una  guerra alle porte, dal caro bollette, dalle difficoltà economiche. Questo al fianco della ripresa delle attività sociali che abbiamo dovuto abbandonare durante la pandemia. Abbiamo messo in campo tante idee e tanti progetti per regalare alla comunità il sogno che merita e per riportarla alla bellezza che tutti vogliamo e ricerchiamo».

Non è importante che io dica a chi mi ispiro o da chi sia stata formata; la città sa benissimo da dove vengo e sa che ho fatto parte orgogliosamente, di un processo di trasformazione profonda della città e, con altrettanto orgoglio, vogliamo continuare a portare avanti questo processo, proseguendo un’azione amministrativa che in questo momento non può cedere il passo al cambiamento perché Tolentino inevitabilmente subirebbe uno stop che non si può permettere. Sicuramente sono stata parte attiva e proattiva di un percorso, votando, appoggiando e condividendo idee e progetti. Non ho mai abbandonato la nave, nemmeno quando il vento tirava forte e non rinnego niente per una manciata di voti in più, come invece vogliono far credere. Credo tuttavia che oggi la città voglia sapere da me come affronterò il futuro, quale sarà il mio atteggiamento, quale sarà il mio modo di fare, quali saranno le mie sensibilità per proseguire e portare avanti oltre 300 mln di opere che mai nessuno prima è stato in grado di portare.

 

«Abbiamo dialogato con alcune delle altre realtà. Nello specifico con il candidato Massimo D’Este.  Non ho, d’accordo con la mia coalizione, proposto accordi o poltrone, perchè la politica non si può ridurre ad un mero tragitto insieme solo perchè conseguente ad un posto all’interno dell’esecutivo. Abbiamo parlato di temi sentiti in maniera unanime da tutta la comunità, e su quei temi abbiamo detto che maggioranza e minoranza, in futuro, si dovranno confortare.

Tanto noi, quanto loro, qualora la compagine voluta dai cittadini come maggioranza fosse la nostra, ci sederemo e discuteremo insieme. Credo che alla base di qualsiasi convivenza civile ci sia un sano confronto che non si basi su accuse o su una propaganda denigratoria e offensiva. Il cittadino vuole che il politico e l’amministrazione si prenda cura della comunità e parli di temi concreti. Perchè tutti diciamo di essere amministratori di tutti, ma se non parliamo con i giovani e con gli anziani, se non parliamo la lingua degli imprenditori e dei lavoratori, la comunità non ci capirà mai e faremo provvedimenti avulsi e lontani dal tessuto cittadino. Il palazzo si deve fondere con la comunità».

 

«Il nostro impegno, in questo momento epocale, è quello di affiancare la comunità dandole un futuro con risposte che ha sempre chiesto (scuole, ospedale, sisma,sociale) e che non ha mai avuto. Dando infrastrutture, sicurezza e modernità, senza però tralasciare la tradizione e il rispetto reciproco, perché Tolentino ha una storia importante, fatta di onorificenze al valor civile e al valor militare. I nostri avi hanno combattuto e molti di loro hanno perso la vita per darci oggi democrazia e libertà e valori profondi di attaccamento alla patria e alle sue tradizioni più profonde, per insegnarci spirito di confronto e passione politica. Con questi valori vogliamo proseguire, portando una dote importante alla comunità, che non si svende per un briciolo di consenso in più, ma che si continua con forza e determinazione e con spirito di confronto. Il dialogo c’è quando lo si vuole e lo si cerca e non quando lo si decanta»

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