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Dal candidato sindaco del centrodestra a Tolentino, Silvia Luconi, riceviamo
Rispondiamo all’articolo di Massimo d’Este al solo scopo di informare la cittadinanza su cosa sta accadendo relativamente alle iscrizioni e alle scuole superiori.
«Scoperte le carte e annunciate le candidature, si parte con proclami o con articoli per farsi spazio e ritagliarsi una posizione (e lo trovo normale, pur non condividendo il modus di apparire solo a ridosso delle consultazioni elettorali), ma sarebbe stato meglio informarsi per capire se davvero l’Amministrazione Pezzanesi sia rimasta inerte o abbia invece fatto qualche azione tanto forte quanto importante, soprattutto alla luce di un dialogo che si dice di volere, indipendentemente dal percorso che ognuno di noi intenderà fare».
Provvedimenti alla mano, Silvia Luconi mostra come con la lettera numero 7695, protocollata il 16 marzo scorso, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha scritto alla regione Marche, precisamente al Presidente Francesco Acquaroli, all’Assessore alla Scuola Giorgia Latini e al Presidente di Anci Marche Valeria Mancinelli per chiedere un intervento immediato presso il Ministro Patrizio Bianchi ed il responsabile dell’Ufficio Scuola Regione Marche Ugo Filisetti, in merito all’assegnazione delle Classi per l’anno scolastico 2022-2023.
«Non solo - dice Silvia Luconi - A seguito della lettera del Sindaco, la Regione Marche nella persona dell’assessore Giorgia Latini, ha scritto e chiesto un incontro al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per segnalare tutte le difficoltà che le zone colpite dal terremoto come Tolentino e i paesi limitrofi sono costrette a vivere da anni». La candidata del Centrodestra ne approfitta per chiarire anche in merito ai tempi di costruzione del nuovo Campus scolastico.
«Mercoledì 22 febbraio, nella sede dei Licei, nei locali della Ex Quadrilatero, ho partecipato a un incontro a cui erano presenti il Presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò, i docenti, i rappresentanti degli studenti e dei genitori, tra cui anche Nazzareno Tiranti che so essere un sostenitore proprio del candidato Massimo D’Este, con il gruppo “Dipende da Noi”. In quella data è stato definito il crono programma del cantiere. L’architetto Giordano Pierucci ha spiegato, con dovizia di particolari, cosa accadrà da qui in avanti, illustrando la procedura da seguire e le tempistiche tra una fase e l’altra. Attualmente il progetto definitivo è in fase di verifica presso l’USR; superata questa verifica si procederà con l’Appalto Integrato (significa che parteciperanno associazioni di imprese e di professionisti che sulla base del progetto definitivo elaboreranno quello esecutivo, in maniera che alla chiusura della gara si potrà iniziare direttamente con la posa in opera della prima pietra, accorciando sensibilmente i tempi. È importante dire che 23 milioni e mezzo di euro richiedono delle procedure di controllo molto più approfondite e delle fasi da rispettare che per ovvie ragioni richiedono dei tempi ben precisi. È importante dire anche che l’opera, così come si sostanzia, è il frutto di un’intensa attività di confronto e di condivisione avvenuta cinque anni fa con studenti e docenti per capire quali fossero le reali esigenze per una popolazione scolastica che non può più permettersi di non avere palestre o spazi comuni e che, pur di avere una scuola, deve accontentarsi come si è accontentata la mia generazione e le generazioni a seguire (come lo ricordo io, anche i miei coetanei ricordano le volte in cui si doveva andare da un plesso all’altro o da un impianto sportivo all’altro per svolgere l’assemblea o l’ora di educazione fisica e con noi lo ricorderanno certamente anche i docenti di allora e di oggi). Lo stesso Presidente della Provincia Sandro Parcaroli si è impegnato a far sì che i lavori inizino entro la fine del 2022, come dichiarato in una recente intervista rilasciata lo scorso giovedì, pur essendo consapevole che ci sono degli iter specifici da rispettare che non si possono bypassare».
Pronta la replica anche in merito alla ricostruzione pubblica. «Leggiamo che, secondo D’Este, non sarebbe partita, allora tengo a precisare che il palazzo comunale, per esempio, è in fase di progettazione: sono stati effettuati i sondaggi all’esterno e a breve ci saranno quelli all’interno della struttura. Stiamo tentando di ottenere il certificato di qualità specifica (cert storical building) che sarebbe l’unico in Italia per un progetto di 6 milioni di euro che prevede l’inizio dei lavori nel 2023. La basilica di San Nicola è in fase di progettazione definitiva e, una volta arrivata, prevederà la convocazione della conferenza dei servizi, poi il bando per iniziare i lavori entro l’anno. Prima di di far partire la ricostruzione pubblica è necessario reperire i giusti e necessari finanziamenti per non fare lavori posticci, ma che abbiano un senso e che non mettano la città nelle condizioni di accontentarsi, ma di cogliere un’opportunità importante che permetta di avere edifici nuovi o adeguati perfettamente a sopportare qualsiasi tipo di calamità naturale da qui in avanti. Abbiamo ottenuto il finanziamento per la demolizione e ricostruzione della scuola Lucatelli e della scuola Grandi nelle loro parti più vecchie, abbiamo ottenuto il finanziamento per la demolizione e ricostruzione del nido Green, abbiamo ottenuto 3 milioni di euro per la nuova scuola del centro storico che sorgerà nell’area della struttura delle ex Maestre Pie Venerini e oltre 7 milioni per la nuova scuola Don Bosco in contrada Pace. A questo si aggiungano i 47 milioni per il Psr del centro storico, gli oltre 6 milioni per le Terme che prevedono l’ascensore che collega la nuova reception (ex centrale di imbottigliamento, dove attualmente sono i lavori in corso) e le strutture dove ora insistono ambulatori e bar. Di fianco alla ricostruzione pubblica e il Pnrr ci sono interventi importanti per strade fondamentali come viale Brodolini, viale la Bastide Murat, via Rossini, viale Terme Santa Lucia, contrada Rotondo. Nonostante questi dati reali e documentati, permetteteci di parlare anche di oltre 20 milioni per l’ospedale di Tolentino, che solo grazie all’attività del Sindaco Pezzanesi, di concerto con la Regione Marche di ieri e di oggi che lo ha ascoltato, diventerà ospedale di comunità, con 40 posti letto di riabilitazione, lungodegenza, dialisi, cure intermedie, diagnostica, punto prelievi e punto di primo intervento, dopo che la politica di 25 anni fa lo ha depotenziato e svenduto. Infine permetteteci di alzare ancora di più il livello perché, dopo aver pensato e finanziato priorità importanti quali scuole, ospedale, strade e impianti sportivi, continuiamo a pensare in grande e miriamo a concretizzare anche il progetto che riguarda il Castello della Rancia dove ci concentreremo per realizzare uno spazio di forte sviluppo turistico grazie ad un campo da golf e ad un’area concerti di cui la città è priva da sempre e della quale ha estremo bisogno per offrire ai più giovani, ma non solo, la possibilità di avere tutte le chanches di cui necessitano. Abbiamo realtà musicali e associazionistiche che in città fanno di tutto per far crescere il nome del territorio in cui sono nate e in cui vivono e lo fanno utilizzando i mezzi che hanno a disposizione con l’aiuto dell’amministrazione comunale, che però ha il dovere di sostenerli e cercare di fare sempre di più.
L’eredità che ci lascia il Sindaco è grandissima - conclude Silvia Luconi - e tocca tutti gli aspetti di cui la città ha bisogno e che chiede da decenni. Ci dicevano fosse un libro dei sogni, ma si sa, i sogni se perseguiti, diventano realtà e quello che sta accadendo a Tolentino ne è la prova tangibile».