POLITICA
Presidente della Repubblica, Parlamento convocato per il 24 gennaio
07 Gennaio 2022

 

Il presidente della Camera Roberto Fico (nella foto sotto, con il presidente della Repubblica Mattarella e il premier Draghi) ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, lunedì 24 gennaio, alle ore 15, per eleggere il presidente della Repubblica.  L'avviso di convocazione verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi.

«Ho convocato il Parlamento in seduta comune per l'elezione del Presidente della Repubblica il 24 gennaio alle ore 15». Lo scrive su Facebook Roberto Fico. «L'avviso sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi. Come da prassi, questa mattina ho inviato la comunicazione ai presidenti dei Consigli regionali, che dovranno scegliere i propri delegati, e al presidente Mattarella», prosegue il presidente della Camera. «Nelle prossime due settimane, all'attività ordinaria della Camera si affiancherà quella di preparazione al voto. Siamo al lavoro insieme al collegio dei questori per definire l'organizzazione e le misure per garantire la piena operatività e sicurezza del voto», conclude Fico. 

 

 

 

Come funziona l'elezione del presidente della Repubblica

Il presidente della Republica viene eletto dal parlamento in seduta comune (Camera e Senato), a cui si aggiungono 3 delegati per ogni regione, i Grandi Elettori – scelti dai rispettivi consigli regionali – fatta eccezione per la Valle d’Aosta che ne esprime uno solo. Può essere eletto ogni cittadino italiano che abbia compiuto 50 anni e che goda dei diritti civili e politici.

 

I Grandi elettori saranno 1009: 630 deputati, 321 senatori (inclusi i senatori a vita) e 58 delegati regionali.

 

 

 

La votazione per l’elezione del presidente della Repubblica è a scrutinio segreto. Nelle prime tre votazioni serve il quorum di due terzi dell’assemblea parlamentare, equivalente a 673 elettori su 1009 (il numero dei Grandi elettori). Dal quarto scrutinio, invece, è sufficiente per l’elezione raggiungere la maggioranza assoluta: cioè 505 elettori su 1009. Non partecipano al voto i presidenti di Camera e Senato. Lo scrutinio avviene in seduta pubblica con il presidente della Camera che legge le schede. 

 

 

 

L'assemblea non si scioglie fin quando non viene eletto il nuovo inquilino del Quirinale: comunque, tra una votazione e l’altra sono previste delle interruzioni. La durata media di ciascuno scrutinio è pari a circa quattro ore e mezzo secondo i dati della Camera. Nella storia della Repubblica solo due presidenti sono stati eletti al primo scrutinio: Cossiga nel 1985 e Ciampi nel 1999.

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