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Marche - Macerata intitola una via a mons. Tarcisio Carboni
16 Dicembre 2024

Commozione, preghiera e la testimonianza di fede e di vita di un "pastore con l'odore delle pecore" si sono unite nel grande applauso che ha accompagnato l'intitolazione della via che conduce al Seminario Redemptoris Mater di Macerata a mons.Tarcisio Carboni.

 

 

 

Un cerimonia che anticipa di poco più di un mese l'anniversario dei 30 anni dalla sua morte, avvenuta il 25 gennaio del 1995. Carboni fu vescovo di Macerata e Tolentino dal 1976 al 1985 e, successivamente, vescovo della Diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia fino alla scomparsa. Missionario in Brasile, a mons.Carboni si deve, tra le sue opere, la riscoperta e l'apertura del processo di beatificazione di padre Matteo Ricci. Certamente non casuale la scelta del luogo per l'intitolazione: fu infatti san Giovanni Paolo II a benedire la prima pietra del Seminario durante la sua visita a Macerata nel 1993 accolto proprio dal vescovo Carboni.
   

"Tarcisio Carboni è stato un uomo in ricerca, vicino alla gente, attento a portare la Parola di Dio a tutti ("Predica Verbum" era il suo motto episcopale) e disposto a farsi tutto a tutti perché ognuno potesse ricevere la presenza del Signore - ha affermato il vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi -, si è adoperato perché moltissime realtà ecclesiali potessero nascere e crescere nella nostra Diocesi. Ringraziamo il Signore per il dono di questa presenza e gli faremmo un torto e ci fermassimo invece di continuare ad andare avanti nelle vie del Signore, per aiutare la gente a crescere nella fede".
   

Insieme al rettore del Seminario Redemptoris Mater don Davide Tisato, presenti alla cerimonia, tra i tanti, anche i Catechisti Itineranti del Cammino Neocatecumenale nelle Marche, Abruzzo e Malta Eusebio e Giulietta Astiaso, don Osvaldo Giacomelli e Stefano Tumini: "Vorrei sottolineare un aspetto della personalità del vescovo Carboni - ha spiegato Eusebio Astiaso -, la fede, lo zelo, l'amore per i giovani e ogni uomo della terra, ai lontani e ai vicini della Chiesa. È stato un uomo che ha saputo leggere i segni dei tempi, amava il Cammino e lo ha sostenuto. A lui oggi viene intitolata una strada che passa per la città di Maria e arriva al cielo". L'intitolazione è stata resa possibile su proposta del consigliere Marco Bravi, dopo la delibera del Consiglio comunale di Macerata dello scorso 25 marzo. A scoprire la nuova toponomastica della strada (già via Alessandro Filippucci) è stato il sindaco Sandro Parcaroli, accompagnato dal vice sindaco Francesca D'Alessandro. Presente alla cerimonia anche il primo cittadino di Ortezzano, Carla Piermarini, sindaco della città natale di mons.    Carboni prossima anch'essa a dedicargli un luogo simbolo del paese. "Una via per seguire il suo esempio - ha affermato il sindaco Parcaroli -, si tratta di un gesto ispirato dalla cittadinanza e che assume un valore ulteriore perché istituito su volontà del consiglio comunale. Non possiamo che esserne felici e siamo profondamente grati per quanto mons. Carboni ha fatto per Macerata". Parole riprese dal promotore, il consigliere Bravi: "L'attaccamento della cittadinanza a mons. Carboni è evidente e tanti sono stati gli ispiratori di questa giornata - ha detto -, in molti anche nelle scorse ore hanno dimostrato questo sentimento, così come i tanti presenti a questa cerimonia".

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