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Presunto flirt con lo studente, la preside: "Storie inventate per farmi del male"
30 Marzo 2022

 "Sono sconvolta, pensavo che una sciocchezza del genere morisse così com'era nata, e invece è stata ingigantita oltre misura: è evidente che mi hanno voluto fare del male". Lo ha affermato in una intervista al quotidiano 'Il Corriere della Sera', Sabrina Quaresima (foto), preside del liceo Montale di Roma, accusata di aver avuto una relazione sentimentale con uno studente. "Io sono felicemente sposata con un uomo meraviglioso, ha sottolineato Quaresima - ma sono una donna di bell'aspetto: e purtroppo temo che qualcuno possa pensar male. Ma sono serissima, mi è costato tanto arrivare qui, e sono nell'anno di prova: qualcuno avrà pensato che in un attimo poteva farmi cacciare. Giovedì vedrò l'ispettrice regionale, spero davvero di poter chiarire tutto". 

 

"Lo conosco, ha 19 anni, sta per prendere la maturità. Quando l'ho conosciuto era rappresentante d'istituto, perciò abbiamo parlato diverse volte durante l'occupazione. Mi ha accompagnato con la sua macchina al commissariato di Monteverde per la denuncia dei locali occupati, e lì ci aspettava anche un rappresentante dei genitori. Ho avuto con lui un rapporto cordiale, come con tutti: la mia porta è sempre aperta. - ha detto Quaresima - Forse lui ha messo in giro voci per vantarsi con gli amici? Non lo so, ma qualcuno poi può aver fomentato la cosa. Non c'è stato nulla di nulla con il ragazzo, posso giurarlo davanti a chiunque. Mi sono rivolta a un legale e chiarirò tutto anche con l'ufficio scolastico regionale ma in questa scuola non mi hanno mai visto di buon occhio, fin dal primo momento. Il sistema su cui si reggeva l'istituto scolastico non mi convinceva. All'inizio non ho modificato l'assetto perché volevo prima rendermi conto della situazione generale. Ho sbagliato". "All'inizio non volevo dare importanza a un gossip. Alla terza scritta ho denunciato alla Procura, la scuola è un bene dello Stato e non potevo lasciare che venisse deturpato - non volevo parlare con nessuno perché mi dovrò difendere attraverso le vie legali e gli accertamenti amministrativi. Devo andarci con i piedi di piombo. Però sono amareggiata. Sono una professionista, avevo preso quest'incarico con entusiasmo, convinta di poter fare bene e cambiare un po' le cose. Invece mi sono trovata di fronte a retaggi difficili da modificare".

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