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Sisma, consegnati 56 nuovi appartamenti ad Amatrice
01 Marzo 2022

A sei anni dal terremoto del 24 agosto 2016, ad Amatrice (Rieti) il Comune ha riconsegnato oggi i primi 56 appartamenti del condominio 'Picente-Il Casaletto', ricostruito a piazza Sagnotti, nello stesso luogo dove si trovava il precedente stabile, uno dei più grandi distrutto dal terremoto.

"Quello di oggi - ha detto il sindaco Giorgio Cortellesi - è un grande risultato ottenuto vincendo e superando mille difficoltà tecniche, logistiche e burocratiche frutto quindi del lavoro congiunto tra noi, a livello di iter approvativi, autorizzazioni e dell'Ufficio della Ricostruzione".

 


    Il prossimo 11 marzo, ha annunciato il sindaco del comune reatino colpito dal sisma del 2016, "sarà la volta del Condominio Montegorzano. Altre 26 unità abitative". "La presenza oggi durante la consegna delle case del commissario Giovanni Legnini, del sub-commissario Fulvio Soccodato, dell'assessore alla Regione Lazio Claudio Di Berardino e del vescovo di Rieti Domenico Pompili - ha detto ancora Cortellesi -, dimostrano la sinergia che c'è tra noi che lega valori centrali per ogni comunità, la competenza, la progettualità, l'impegno civico e civile, la solidarietà e l'amore per la terra".
    "Dobbiamo accelerare dovunque sia possibile. Anche qui e soprattutto qui, perché Amatrice, Accumoli e Arquata, non possono restare indietro rispetto al resto del cratere - ha detto il commissario - In questi tre Comuni il terremoto, oltre a centinaia di vittime, ha causato una quantità di danni enorme all'edilizia privata, residenziale e produttiva. Parliamo di 1,2 miliardi nella sola Amatrice, 630 milioni ad Arquata, 360 milioni ad Accumoli. Le risorse per riparare e ricostruire le case ci sono, tutte le procedure sono state estremamente semplificate, adesso dobbiamo affrontare con decisione i problemi specifici che, nei singoli centri, impediscono di procedere. I sindaci - ha detto ancora Legnini - devono fare dei cronoprogrammi e indicare ai cittadini i tempi per la presentazione dei progetti, sia nei centri storici che nelle frazioni. Non possiamo più perdere altro tempo», ha concluso.

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