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In merito alla vicenda relativa all'arresto di un'insegnante di sostegno e un'assistente all'autonomia e alla comunicazione finite agli arresti domiciliari su ordine del gip del Tribunale di Macerata per il reato di maltrattamenti pluriaggravato, in danno di un'alunna minorenne autistica, al termine di indagini condotte dai carabinieri di Macerata e Tolentino all'istituto Filelfo di Tolentino (leggi qui), interviene l'avvocato Diego Casadidio che difende le due donne. Si tratta della docente Alessia Cingolani, 41 anni, di Caldarola, e di Marta Morroto, 41 anni, assistente per l'autonomia e la comunicazione, di Tolentino.
"A tutela delle mie assistite, nella necessità di riallineare la corretta narrazione dei fatti che non sia condizionata dalla frenetica rincorsa dello scoop più eclatante, si tiene ad evidenziare che l'alunna è seguita da diversi anni dalle indagate sulla base delle indicazioni della equipe medica e in stretta collaborazione con la famiglia. Si tiene a precisare che non è mai stata fatta alcuna violenza sulla alunna.
La non conoscenza della problematica specifica dell'autismo grave ha comportato una evidente distorta valutazione delle azioni di contenimento che le insegnanti hanno adottato coerentemente ai protocolli e alle indicazioni date dalla neuropsichiatra per contenere e limitare azioni e reazioni d'impulso dell'alunna con grave spettro autistico.
Le indagini infatti sono arrivate a conclusioni distorte a causa del mancato confronto con l'equipe di riferimento che seguiva l'alunna di concerto con le insegnanti".